Nella mia vita, ho sempre osservato gli strategici con un certo distacco. Mi è sembrato che la maggior parte di essi fossero lenti, simili tra loro, noiosi. Sono sempre stato più incline verso i titoli dinamici e adrenalinici, che riescono facilmente a coinvolgermi. Tuttavia, c’è stata un’eccezione notevole: Gord.
Sin dal momento in cui ho scoperto questo gioco, ho sentito un’attrazione che non avevo mai provato con altri strategici. E quando per la prima volta son riuscito finalmente a provarlo sulla mia Xbox Series X, me ne sono subito innamorato.
Da un lato, Gord sembra inserirsi nella categoria degli strategici, ma è riuscito a catturare la mia attenzione in modo sorprendente. Forse è l’ambientazione unica, che fonde mitologia slava e dark fantasy, o forse è l’approccio di Covenant, la casa di sviluppo fondata da Stan Just, ex membro di CD Projekt Red e 11 Bit Studios.
Questo titolo sembra sfidare il concetto stesso di strategico che avevo finora, e fin da subito, ho sentito un’energia differente rispetto a ciò che avevo sperimentato in passato.
Sì, probabilmente sarà anche dovuto al fatto che Gord è ben più di un semplice gioco di strategia. Mentre mi immergevo in questo mondo, ho scoperto che il gioco riesce a mescolare abilmente elementi di diversi generi, creando un’esperienza incredibilmente ricca e variegata.
Oggi, in questa recensione parleremo di Gord, la nuovissima opera di Covenant pubblicata da Team17 e Fireshine Games che ho avuto l’onore di provare in questi giorni su Xbox Series X grazie ad una copia offerta gentilmente dall’editore.
Il mondo di Gord
La trama di Gord si snoda attraverso un mondo oscuro e affascinante, catturando subito la mia immaginazione. Nel cuore della storia c’è la Tribù dell’Alba, una comunità incaricata di esplorare terre pericolose e ricche di misteri, tutto nel nome del re e della sopravvivenza. Questa premessa, sebbene possa sembrare familiare, si sviluppa in modo intrigante grazie all’aggiunta di dettagli di mitologia slava e dark fantasy.
Tuttavia, la trama di Gord resta in secondo piano durante la campagna principale. Mentre guidavo la mia tribù attraverso le lande desolate, ho notato che gli elementi narrativi erano spesso scarni e fungevano solo da corredo. La maggior parte delle informazioni riguardanti il contesto, i motivi del gioco e la storia che circonda l’universo di Gord vengono scoperte attraverso un libro interattivo noto come il Tomo Antico.
Personalmente, questa scelta non mi ha affatto disturbato. Anzi, ho trovato l’approccio intrigante. Il Tomo Antico è davvero bello da leggere, persino in un secondo momento, e ho altamente apprezzato il fatto di poter affrontare direttamente Gord senza fronzoli narrativi.
Molto più di uno strategico
Il gameplay di Gord è il cuore pulsante di questa esperienza unica. Nonostante il gioco venga etichettato come uno strategico, questa definizione è solo la punta dell’iceberg. Mentre esploravo le terre oscure e pericolose, ho realizzato che il gioco va ben oltre le meccaniche tradizionali. La sua capacità di unire elementi di gestione, sopravvivenza e avventura al nucleo strategico lo rende un ibrido affascinante. Ma non è finita qua, Gord è molto di più.
Inizialmente, ho dovuto selezionare con cura i membri della mia comunità di coloni, sapendo che sarebbero stati l’elemento chiave per il successo dell’insediamento. La gestione delle loro assegnazioni ai vari edifici di raccolta e produzione è diventata una vera sfida, specialmente considerando la lenta crescita della popolazione. La possibilità di cambiare le assegnazioni in base alle necessità in corso d’opera aggiunge inoltre ancora più libertà di scelta.
Ovviamente non potremo vivere tutta la nostra avventura in Gord all’interno dell’accampamento. Prima o poi – ma quasi sicuramente prima – dovremo uscire, per andare alla ricerca di materiali preziosi. Ma esplorare le terra selvagge sarà davvero un’esperienza da urlo. Mentre mi avventuravo in territori pericolosi alla ricerca di risorse, ho dovuto pesare attentamente quando e come procedere. L’incertezza di ciò che avrei trovato e gli incontri con creature temibili hanno creato una tensione costante, spingendomi a prendere decisioni ponderate per garantire la sopravvivenza della mia tribù.
Il combattimento, sebbene non estremamente complesso, ha aggiunto un’ulteriore dimensione all’esperienza. I coloni si lanciano automaticamente nell’azione quando si trovano di fronte a nemici, ma nel frattempo saremo anche in grado di influenzare la battaglia lanciando incantesimi. Questo ci permetterà di avere un ruolo attivo nei combattimenti e contrastare la passività dei gestionali strategici. Inoltra, a furia di combattere il nostro personaggio progredirà apprendendo ulteriori abilità.
Un aspetto particolarmente interessante durante l’esplorazione è stato l’interazione con gli Orrori, creature potenti estratte dal folklore slavo. Questi ci incaricheranno con missioni secondarie. Se li asseconderemo e raggiungeremo l’obbiettivo otteremo il loro favore. Alternativamente, potremo rifiutarci e combattere contro di loro, ma saranno nemici ostici, davvero difficili da sconfiggere. Questa scelta tra sottomettersi o combattere ha aggiunto una dimensione di decisione morale al gioco, poiché dovevo bilanciare le ricompense con il rischio potenziale di affrontare avversari particolarmente temibili.
Ma non è finita qua, Gord è un’esperienza straordinaria e completa sotto tutti i punti di vista. Non basterà considerare elementi quali la fame, l’energia e la salute fisica. Uno degli elementi più importanti sarà la salute mentale dei coloni. Tenere d’occhio le loro condizioni psicologiche è un aspetto cruciale. Come nella vita reale, i crolli mentali hanno conseguenze importanti e durature. Questa componente ha aggiunto un ulteriore livello di complessità, completezza e realismo al gameplay.
Il gameplay di Gord è una fusione sorprendente di strategia, gestione, sopravvivenza, simulazione, dove per avanzare non bisognerà lasciare nulla al caso. Bisognerà pianificare, adattarsi e prendere decisioni strategiche e prevedere anche ipotetiche crisi psicologiche prima di agire. È stata un’esperienza davvero interessante e completa.
Un’esperienza visivamente coinvolgente nonostante poca rifinitura
Per quanto riguarda il comparto tecnico, l’ambientazione di Gord è un elemento distintivo che mi ha fatto innamorare del gioco ancora prima di provarlo. Le terre desolate e inospitali, immerse nell’oscurità perpetua, creano un’atmosfera unica e inquietante. La fusione tra mitologia slava e dark fantasy è evidente in ogni angolo del gioco, contribuendo a rendere l’ambientazione autentica.
Nonostante Gord, dal punto di vista grafico non raggiunga i livelli di dettaglio di alcuni titoli di punta, il titolo offre prestazioni ottime e un’estetica coerente. Giocarlo su Xbox Series X è stato davvero mozzafiato.
I modelli dei personaggi, gli edifici e gli ambienti trasmettono efficacemente il tono oscuro e spettrale dell’universo di gioco. Sebbene non si tratti di un capolavoro grafico, l’atmosfera e lo stile unici riescono a creare un’esperienza visivamente coinvolgente.
La colonna sonora di Gord merita una menzione speciale. Oscura, inquietante e misteriosa, la musica si fonde perfettamente con l’ambientazione e contribuisce in modo significativo a creare l’atmosfera cupa del gioco. Durante le esplorazioni, i combattimenti e i momenti di tensione, la colonna sonora si adatta con maestria, intensificando l’immersione nel mondo di Gord.
E una volta terminata la campagna principale che dura più di una decina di ore, ci aspetta la modalità personalizzata nella quale saremo noi a definire le regole del gioco.
Manca davvero poco all’Eccellenza
Gord è davvero un titolo incredibile che si va ad aggiungere alla ormai innumerevole sfilza di giochi ben riusciti di quest’anno. Il titolo ha davvero pochi punti deboli e se non fosse per qualche mancanza in fatto di rifinitura meriterebbe sicuramente l’eccellenza. Io, che sicuramente non sono il massimo estimatore degli strategici, l’ho adorato quindi direi che non posso fare a meno di consigliarvelo.
VOTO 7.5/10
Pro
- Perfetta unione di più generi
- Ottima storia, ben rappresentata
Contro
- Poca rifinitura