The Invincible è la nuova avventura videoludica sviluppata da Starward Industries e pubblicata da 11 bit Studios. Disponibile su varie piattaforme, tra cui PC (Steam, GOG, Epic), PlayStation 5 e Xbox X|S, il gioco offre un’esperienza profonda e in grado di catturare l’immaginazione dei giocatori. E ovviamente, come vedremo in questa recensione, The Invincible ha catturato anche la nostra.
Per questa recensione abbiamo giocato il titolo su Xbox Series X grazie ad una copia offerta gentilmente dall’editore.
L’Origine Letteraria
Il cuore pulsante di The Invincible risiede nell’opera letteraria di Stanisław Lem del 1964. L’omonimo romanzo offre una trama emozionante e tematiche importanti che si riflettono in modo affascinante nella versione videoludica.
Nel libro, Lem ci trasporta in un futuro lontano, dove una gigantesca astronave, denominata The Invincible, atterra su un pianeta alieno. La scoperta stupefacente che l’equipaggio fa su questo mondo sconosciuto diventa il fulcro della narrazione. Temi cruciali come la relazione tra forme di vita diverse e l’evoluzione senza freni sono al centro della trama, portando i lettori a riflettere sulla complessità e la diversità dell’universo.
The Invincible videoludico segue il filo conduttore della storia originale, ma con un’interpretazione unica. Il giocatore si trova a impersonare Yasna, una biologa coinvolta in una missione di ricerca su un pianeta alieno. Sebbene il punto di vista sia diverso, i temi fondamentali legati alle relazioni interstellari e all’evoluzione rimangono centrali, creando un ponte tra la narrativa letteraria e quella videoludica.
Le somiglianze emergono nei concetti di scoperta, isolamento e nell’affrontare l’ignoto, mantenendo l’essenza della storia originale. Tuttavia, le differenze si manifestano attraverso il cambiamento di prospettiva, con Yasna, la biologa, che diventa il fulcro della narrazione videoludica. Questa scelta contribuisce a immergerci completamente nell’inesplorato mondo di gioco.
In entrambe le versioni, la trama si snoda attraverso il mistero e la bellezza di mondi alieni, sottolineando la fragilità dell’umanità di fronte all’ignoto. La versione videoludica di The Invincible si presenta come un omaggio rispettoso al materiale originale, reinterpretandolo in modo coinvolgente per offrire ai giocatori un’avventura indimenticabile.
Esplorando il Gameplay Unico
The Invincible si distingue per la sua approfondita narrativa e la sua prospettiva unica. In questo ricorda molto Firewatch, un’altra avventura che mi è capitato di vivere qualche mese fa su Xbox tramite Game Pass. Dimenticatevi delle esperienze di gioco convenzionali, qui non troverete combattimenti frenetici o abilità sovrumane. Invece, vi troverete a vestire i panni di Yasna, una biologa il cui ruolo offre una prospettiva completamente diversa sulla storia.
L’aspetto più notevole del gameplay è la cura con cui sono rappresentate le azioni di Yasna. Ogni passo, ogni movimento, è studiato nei dettagli, conferendo un senso di realismo alle sue interazioni con l’ambiente circostante. Per esempio, vi ritroverete ad apprezzare la fatica mentre Yasna si arrampica o scorre lungo un pendio.
Il gioco si allontana dai canoni tradizionali, offrendo un’esperienza più simile a un’avventura narrativa interattiva. Camminerete attraverso paesaggi alieni, esaminando dettagliatamente ogni scoperta e registrando le vostre osservazioni. I momenti di dialogo temporizzati e le scelte che vi vengono presentate influenzeranno il corso della storia, ma senza l’urgenza di combattimenti.
Un elemento degno di nota è l’interazione con gadget e puzzle. The Invincible sfoggia un design che richiama la fantascienza pulp, con dispositivi e strumenti che sembrano provenire direttamente da un museo di invenzioni futuribili. Tuttavia, la maggior parte delle interazioni sono più propositi scenografici che elementi chiave del gameplay.
Un Viaggio Senza Redini nel Cuore dello Spazio Pulp
Tuttavia, in The Invincible saremo più osservatori che attori principali nella trama. Il gioco, forse per mantenere la fedeltà al materiale originale di Stanisław Lem, talvolta sembra guidarci attraverso una storia piuttosto che permetterci di plasmarla in modo significativo. Ci sono momenti in cui gli eventi sembrano accadere indipendentemente dalle nostre decisioni. Mentre quando siamo tenuti a risolvere particolari enigmi, il livello di sfida è comunque così basso, che è davvero difficile sentirci attori attivi in questa storia.
Ma The Invincible è bello proprio per questo: la bellezza visiva, l’atmosfera coinvolgente, l’esplorazione e l’approccio unico alla narrativa attraverso gli occhi di una biologa. Il gioco è un’ode all’estetica pulp della fantascienza, con invenzioni e paesaggi da mozzare il fiato.
Un Universo da Vivere Almeno una volta
The Invincible si presenta come un’esperienza visiva e narrativa avvincente, capace di coniugare rilassamento e la rievocazione delle tematiche fondamentali dell’omonimo libro di Lem. Disponibile su diverse piattaforme, tra cui PC (Steam, GOG, Epic), PlayStation 5 e Xbox X|S al prezzo di 29,99€, il gioco offre un’esperienza che, sebbene possa risultare passiva e priva di sfida, merita sicuramente di essere vissuta almeno una volta nella vita.
VOTO 7.5/10
Pro
- Estetica visiva immersiva
- Narrativa solida
- Esplorazione dettagliata
Contro
- Livello di sfida limitato
- Passività di fondo