Prince of Persia: The Lost Crown, l’ultimo affascinante capitolo della celebre serie Prince of Persia, ha finalmente fatto la sua comparsa. Disponibile dal 18 gennaio 2024 per Nintendo Switch, PlayStation, Xbox e PC, anche tramite GeForce NOW, questo action-adventure sviluppato e pubblicato da Ubisoft si propone di consolidare l’indimenticabile eredità della saga che ha iniziato la sua epica avventura 35 anni fa. In questo nuovo viaggio, Prince of Persia: The Lost Crown promette di offrire un’esperienza di gioco unica, mantenendo viva la magia e l’emozione che hanno reso la serie così iconica.
Annunciato con grande enfasi al Summer Game Fest del 2023, il gioco ha generato un forte hype, alimentato dalla promessa di un ritorno epico della saga. Lo sviluppo del gioco, seguito dallo stesso team responsabile degli indimenticabili Rayman, Beyond Good & Evil e Valiant Hearts: The Great War, è stato un viaggio di sperimentazione, culminato nella scelta di una soluzione in 2.5D e nell’esplorazione dell’affascinante storia di Sargon, un giovane guerriero degli Immortali, impegnato a scoprire i misteri del Monte Qaf.
Per questa recensione di Prince of Persia: The Lost Crown, ringraziamo Ubisoft e NVIDIA per averci fornito l’opportunità di esplorare questo intrigante capitolo nella sua versione PC su GeForce NOW Ultimate. Riuscirà Prince of Persia: The Lost Crown a mantenere intatta la magia della serie? Scopriamolo insieme.
Il nuovo capitolo della saga di Prince of Persia, pur conservando il nome e il fascino distintivi della serie, presenta un contesto temporale unico rispetto ai suoi predecessori. La trama di Prince of Persia: The Lost Crown prende il via su un campo di battaglia, con la Persia sotto l’assedio dei Kushan. Sargon, giovane guerriero degli Immortali, emerge come figura di spicco nella lotta, guadagnandosi l’ammirazione della regina Thomyris. Tuttavia, il regno viene sorprendentemente attaccato dall’interno, e il principe Ghassan viene rapito. Inizia così un’avventura straordinaria, con Sargon e gli Immortali che esplorano il misterioso Monte Qaf, un luogo maledetto e ostile, nel tentativo di salvare il principe Ghassan.
La trama di The Lost Crown si svela avvincente e appassionante, catturando l’attenzione non solo dal punto di vista narrativo, ma anche dal punto di vista storico. Il protagonista, Sargon, insieme agli enigmatici Immortali, contribuisce a creare un’atmosfera misteriosa e affascinante. Intrecciando abilmente elementi di mitologia e storia persiana, questa straordinaria narrazione aggiunge strati di complessità alla semplice esperienza videoludica, rendendo ogni momento intrigante e degno di approfondimento. La storia si fonde magistralmente con la ricchezza del passato, offrendo un’esperienza unica.
La trama intrigante di Prince of Persia: The Lost Crown ha sicuramente catturato la mia attenzione, ma è stato lo stupefacente gameplay a conquistarmi. Il gioco si distingue per la sua combinazione magistrale di azione, avventura e elementi platform di alto livello, mostrando chiaramente l’attenzione dettagliata dedicata al suo sviluppo.
Ma non è finita qua: Prince of Persia: The Lost Crown incorpora elementi Metroidvania, con un mondo interconnesso pieno di scorciatoie, stanze segrete e puzzle da risolvere. La ricerca di Time crystals durante l’esplorazione consente di potenziare le armi di Sargon. La capacità di scattare screenshot e appuntarli sulla mappa del gioco facilita la risoluzione di enigmi e il progresso nella storia.
Il sistema di combattimento è focalizzato sull’uso delle abilità di Sargon, che include movimenti acrobatici, attacchi con le lame e la capacità di parare gli attacchi nemici. Le parate ben temporate permettono di caricare l’Athra’s Glow di Sargon, sbloccando abilità speciali devastanti quando completamente caricate. Inoltre, Sargon dispone di poteri legati al tempo, come il Rush of the Simurgh che gli consente di sfrecciare istantaneamente attraverso il tempo e lo Shadow of the Simurgh per creare checkpoint temporanei.
L’interazione fluida tra il gameplay e l’ambientazione è evidente, mantenendo un perfetto equilibrio tra azione, esplorazione e la risoluzione di intriganti enigmi. Prince of Persia: The Lost Crown offre un’esperienza di gioco stupefacente, unendo abilmente la fluidità di movimento con sfide stimolanti e una storia davvero accattivante. Il gioco ha saputo mantenere costante il mio interesse, senza mai perdere la sua brillantezza – e questo sicuramente non è un fattore da sottovalutare.
Prince of Persia: The Lost Crown non solo offre una ricca varietà di livelli di difficoltà, ma si distingue anche per la sua inclusività grazie a numerose opzioni di accessibilità. La presenza di una modalità guidata facilita l’aspetto metroidvania del gioco, consentendo a chiunque di godersi l’avventura senza inutili momenti di frustrazione.
Esplorando le opzioni di gioco, ho potuto apprezzare la notevole flessibilità offerta, permettendo una personalizzazione estesa della propria esperienza ludica. La possibilità di variare l’assistenza alla mira, per esempio, si è rivelata particolarmente cruciale durante le sequenze più complesse.
Le varie personalizzazioni disponibili si sono dimostrate efficaci nel modulare la complessità del gioco, adattandosi alle singole inclinazioni e abilità dei giocatori. Grazie a questa attenzione alla personalizzazione, Prince of Persia: The Lost Crown si conferma come un titolo accessibile e adattabile a una vasta gamma di giocatori, garantendo una gratificante esperienza di gioco per tutti.
L’aspetto grafico di Prince of Persia: The Lost Crown è indubbiamente uno dei suoi tratti distintivi. La precisione nei dettagli dell’ambientazione, la resa visiva impeccabile dei personaggi e degli scenari, insieme all’uso sapiente delle luci e delle ombre, si combinano per creare un’esperienza visiva affascinante. Il passaggio fluido tra diverse ambientazioni, dall’epico campo di battaglia alle intricate caverne del Monte Qaf, è reso in modo magistrale, mantenendo costantemente un elevato livello di immersione nel mondo di gioco.
L’adozione della grafica in 2.5D si dimostra una scelta azzeccata, conferendo al gioco una dimensione visiva unica che si integra perfettamente con lo stile narrativo. Gli effetti visivi legati ai poteri temporali di Sargon sono straordinari, aggiungendo uno spettacolo visivo eccezionale all’esperienza complessiva.
La possibilità di giocare la versione PC del gioco tramite il cloud gaming ad altissime prestazioni di NVIDIA, GeForce NOW Ultimate, ha garantito una resa visiva senza pari, senza compromettere le prestazioni del gioco.
Per quanto riguarda le sonorità, la colonna sonora di Prince of Persia: The Lost Crown si presenta come un’ottimo compagno durante l’azione di gioco. Le tracce musicali si adattano con maestria alle diverse situazioni, sottolineando momenti epici, intensificando l’atmosfera misteriosa del Monte Qaf e accompagnando le sequenze di combattimento con ritmi incalzanti. Gli effetti sonori, come le lame sguainate e i potenti attacchi, sono realizzati con precisione, contribuendo a rendere le interazioni nel gioco ancor più immersive.
Cosa non mi è piaciuto di Prince of Persia: The Lost Crown? Onestamente, sono completamente affascinato da questo gioco. Al lancio al prezzo di 59,99 €, offre circa una ventina di ore di contenuti, mantenendo sempre un livello di coinvolgimento tale da evitare qualsiasi traccia di noia. Quindi, non posso fare a meno di consigliarvi di acquistarlo ora o di attendere eventuali sconti nei prossimi mesi. Tuttavia, se proprio devo individuare un punto debole, beh, nonostante la cura nel design della mappa sia evidente, ho notato che alcune zone non raggiungono lo stesso livello qualitativo del resto del gioco. Sembrano quasi trattate in modo più sommario, come se fossero state introdotte solo per aggiungere un pizzico di prolungamento al gameplay. Nonostante questo, per rispondere al quesito iniziale, Prince of Persia: The Lost Crown è più che un degno erede e riesce a mantenere intatta la magia della serie.
VOTO 8.5/10
Pro
- Storia davvero appassionante
- Gameplay stupefacente
- Comparto tecnico più che riuscito
Contro
- Zone di qualità dispari