Immergiti in un’epoca tumultuosa, dove i venti del cambiamento soffiano dopo la caduta del re precedente, lasciando spazio a un consiglio di governatori per governare le terre. È qui che la storia di Rising Lords prende vita, seguendo il cammino tortuoso di un giovane nobile che, catapultato contro la sua volontà nella lotta per il controllo delle terre, si ritrova a fronteggiare un mare di sfide politiche, militari e personali. Attraverso un’opera di destrezza narrativa, il protagonista emerge gradualmente come un’influenza di rilievo nella regione, plasmando il suo destino attraverso una serie di incontri in stile “scegli la tua avventura”, che aggiungono profondità e sfumature alla sua crescita e al suo impatto sul mondo circostante.
Per questa recensione abbiamo potuto giocare Rising Lords su Xbox Series X, grazie a una copia offerta gentilmente dall’editore.
Ma il cuore pulsante di Rising Lords risiede nel suo gameplay, che offre due componenti principali che si intrecciano in un’esperienza coinvolgente e ricca di sfide. Da un lato, c’è la gestione del regno, dove i giocatori sono chiamati a ricostruire il territorio dopo la scomparsa del padre, erigendo edifici e infrastrutture per mantenere la popolazione soddisfatta e produttiva. Questa attività richiede un attento bilanciamento delle risorse disponibili, oltre a una gestione sapiente delle esigenze della popolazione e delle possibili rivolte che potrebbero minacciare la stabilità del regno.
Dall’altro lato, ci sono le battaglie strategiche, dove la formazione di un esercito e la pianificazione tattica sono fondamentali per la conquista dei territori avversari. Sebbene le meccaniche di combattimento siano relativamente semplici da padroneggiare, la vittoria richiede una pianificazione strategica e una riflessione tattica accurata.
Tuttavia, non tutto è rose e fiori nel mondo di Rising Lords. Il gioco soffre di alcuni difetti che minano l’esperienza complessiva del giocatore. Un tutorial poco chiaro e un eccessivo ritardo tra i turni possono rendere frustrante l’apprendimento delle dinamiche di gioco e l’avvicinamento alle sfide che il gioco propone. Inoltre, il gioco pecca pesantemente in bilanciamento, con missioni della campagna che oscillano tra l’estrema semplicità e la frustrante difficoltà, nonostante la preparazione strategica del giocatore.
Nonostante ciò, ci sono aspetti di Rising Lords che meritano di essere sottolineati e apprezzati. Le battaglie a turni si distinguono per la loro fluidità e immediatezza, mentre la personalizzazione del proprio Signore rappresenta un’ottima aggiunta che permette ai giocatori di sentire un legame più profondo con il proprio personaggio e le sue azioni. La gestione dell’impero, pur non essendo estremamente complessa nella sua idea di base, è ben bilanciata e offre una buona varietà di scelte strategiche.
Inoltre, Rising Lords non si limita a una sola campagna, ma offre una varietà di modalità di gioco per soddisfare i gusti e le preferenze di ogni giocatore. È possibile sfidare l’IA o gli amici in scontri casuali, esplorare scenari unici e mettere alla prova le proprie abilità nella modalità resistenza contro un nemico sempre più ostile.
Dal punto di vista tecnico, Rising Lords offre un aspetto visivo che si colloca nel range accettabile. I disegni sono abbastanza accattivanti e suggestivi per rappresentare in modo soddisfacente il mondo medievale in cui è ambientato il gioco. Tuttavia, il livello di dettaglio delle rifiniture non è eccezionalmente alto, conferendo al gioco un aspetto mediamente curato. Anche la colonna sonora, seppur funzionale, non si distingue per originalità.
In conclusione, Rising Lords è un titolo che offre un’esperienza di gioco coinvolgente e ricca di sfide, ma che soffre di alcuni difetti che ne limitano il potenziale. Tuttavia, per gli amanti del genere e coloro che sono disposti a superare alcune imperfezioni, offre comunque ore di divertimento e intrattenimento, con una varietà di modalità di gioco e un gameplay che spazia tra la gestione del regno e le battaglie strategiche.