Benvenuti alla nostra recensione di Enshrouded, il nuovo videogioco di Keen Games che promette un’esperienza avvincente e coinvolgente per gli appassionati del genere. Ringraziamo l’editore per averci gentilmente concesso le copie necessarie a questa recensione. In questa analisi approfondita, esploreremo i punti chiave di questo titolo, dal gameplay coinvolgente alla sua atmosfera misteriosa, fino ai suoi punti di forza e alle aree in cui potrebbe migliorare. Scopriamo insieme se Enshrouded è in grado di conquistare il cuore dei giocatori e di posizionarsi tra i migliori del suo genere.
Enshrouded è un videogioco che non si distingue particolarmente per la sua trama e ambientazione ma con il suo gameplay riesce a tenere incollati e, una volta chiusa la partita, ti lascia la voglia di tornarci per continuare a giocare. Ancora di più se si vive questa esperienza in cooperativa con degli amici.
La trama è molto semplice e non troppo originale. Il giocatore si ritrova nei panni del classico personaggio destinato a risolvere il problema di turno che affligge un mondo già ben avviato verso la rovina, in questo caso una calamità consistente in una nebbia mortale chiamata Manto e che nasconde al suo interno numerosi nemici e pericoli.
Il mondo di Enshrouded è caratterizzato da una ambientazione e una mappa che potrebbero sapere di già visto per molti, ma riescono comunque ad avere un fascino che cattura e spinge a voler esplorare per scoprire di più. Graficamente, il gioco sfoggia un design visivo accattivante, con scenari riccamente dettagliati e una varietà di ambientazioni curata seppur non particolarmente brillante per originalità. Si spazia da classici accampamenti di banditi presso rovine di edifici, a miniere e gallerie avvolte nell’oscurità, a villaggi e castelli abbandonati. Il tutto è arricchito da passaggi segreti e tesori nascosti che stimolano una attenta esplorazione alla loro ricerca. La mappa, non procedurale, è discretamente grande e con diversi biomi, dall’iniziale ambientazione classica e verdeggiante a distese desertiche ricche di pericoli nascosti dietro ogni angolo. L’illuminazione e gli effetti visivi contribuiscono poi a creare un’atmosfera coinvolgente, in particolare all’interno delle aree colpite dal Manto.
Il gameplay di Enshrouded è molto incentrato sulla raccolta delle risorse, utili a potenziare la propria base e migliorare il proprio equipaggiamento. Questa raccolta attualmente risulta ben bilanciata, riuscendo abilmente ad evitare un eccessivo farming e risultando interessante e poco noiosa. Il combattimento, molto action, si potrebbe quasi paragonare a quello dei Souls, con un sistema di parry e schivate. La mancanza di classi per il personaggio permette a chiunque di usare le magie, che si possono trovare o creare con le giuste conoscenze, e particolari skill, ottenibili assegnando i punti che si guadagnano salendo di livello in un ricco albero delle abilità che può portare a cambiare completamente il gameplay a seconda del proprio gusto.
La parte survival riguarda esclusivamente la gestione del cibo, strutturata in maniera originale, ma già vista in un gioco che Enshrouded ricorda molto ad un primo sguardo, Valheim, che purtroppo non ha saputo mantenere le promesse fatte alla sua uscita. Speriamo non sia lo stesso per Enshrouded, ma visto il curriculum dello sviluppatore Keen Games con il loro gioco precedente, Portal Knights, non dovrebbe essere questo il caso. Dormire è utilizzato solo come un metodo per accelerare il passaggio della notte, mentre la gestione della stamina, con l’utilizzo di strumenti come rampino e tuta alare per muoversi nella mappa, è molto simile a quanto visto negli ultimi Legend of Zelda con le sue meccaniche di arrampicata e planata.
Piccola nota per la traduzione del gioco, il titolo presenta una localizzazione in italiano, ben fatta ma non precisissima in alcune linee di testo che presentano piccoli errori o ripetizioni. Queste in certi casi portano a delle letture che possono strappare ben più di un sorriso, ma in generale nulla che vada a minare la comprensione del testo, facilmente correggibile strada facendo.
In definitiva, Enshrouded è un videogioco che merita l’attenzione degli appassionati del genere. Non è esente da bug e piccoli problemi, non solo tecnici ma anche di quality of life, essendo però un gioco in accesso anticipato è ancora aperto a modifiche e correzioni che potrebbero migliorarne ulteriormente l’esperienza. Un’esperienza presa da altri esponenti del genere che ne hanno già ben rodato le meccaniche e che lascerà probabilmente un’impronta duratura nella memoria dei giocatori e con il potenziale per posizionarsi tra i maggiori esponenti del genere.
Potete trovare il nostro provato a questo link.
Enshrouded è ora disponibile su Steam in Early Access, riproducibile in cloud su GeForce NOW. Il gioco sarà rilasciato alla fine del 2024 per Windows, PlayStation 5 e Xbox Series X e Series S.
VOTO 7/10
Pro
- Le meccaniche prese da altri esponenti del genere sono ben rodate e inserite
- Anche se è un accesso anticipato offre già ottime prestazioni tecniche
- Il crafting tramite gli npc è interessante
Contro
- L’ambientazione sa molto di già visto
- È l’ennesimo survival in un mercato già saturo