Benvenuti alla recensione di The Inquisitor, un’avventura single-player sviluppata da The Dust S.A. e pubblicata da Kalypso Media. Questo titolo promette di unire elementi narrativi e d’azione, obbligandoci ad affrontare scelte morali difficili. In questa analisi, esamineremo da vicino le molteplici sfaccettature del gioco, concentrandoci soprattutto sul suo carattere sperimentale e sui suoi aspetti tecnici. Se sei pronto a immergerti in un’esperienza tanto ambiziosa quanto grezza, continua a leggere mentre esploriamo The Inquisitor.
Per questa recensione abbiamo giocato a The Inquisitor su Xbox Series X grazie a una copia offerta gentilmente dall’editore.
La Realtà Alternativa: Gesù il Furioso e la Nascita dell’Inquisizione
The Inquisitor, la nuova avventura disponibile su console, PC e servizi cloud come GeForce NOW dal 8 febbraio 2024, trae ispirazione dall’omonima serie di libri bestseller di Jacek Piekara.
Il gioco ci immerge in una realtà alternativa, intrisa di mistero e pericolo, dove Gesù, crocifisso e vicino alla morte, si abbandona alla più feroce rabbia, liberandosi e portando a termine una violenta vendetta contro i miscredenti. Nel corso dei secoli, un esercito di Inquisitori fanatici impone brutalmente la fede di una Chiesa intrisa di sangue.
Il giocatore assume il ruolo di Mordimer Madderdin, un Inquisitore al servizio di Dio inviato a Koenigstein, una città tormentata da segreti oscuri e peccati. Mentre Mordimer indaga sui vari casi e crimini commessi da coloro che hanno tradito la fede, scopre una minaccia ancora più oscura proveniente da un altro regno, che cerca di penetrare nel mondo dei vivi.
La narrazione si sviluppa attraverso molteplici scelte ramificate che mettono alla prova la moralità del giocatore, offrendo un racconto non lineare e moralmente corrotto incentrato su una religione che predica vendetta e violenza. Le decisioni del giocatore influenzano il destino dei personaggi e il suo impatto sul mondo di gioco, rendendo l’esperienza di gioco immersiva.
La trama di The Inquisitor, fortemente ispirata dalla serie di romanzi, riesce a mantenere una solidità narrativa e a dipingere un universo realistico e sfaccettato. La storia si sviluppa senza particolari alti o bassi, mantenendo un equilibrio costante dall’inizio alla fine. Essendo un gioco single-player focalizzato principalmente sulla campagna principale, non vi sono distrazioni significative dal focus principale. Tuttavia, ciò che rende veramente vario The Inquisitor è il suo gameplay, che spesso si presenta così ricco e diversificato da dare l’impressione di trovarsi di fronte a un titolo sperimentale.
Il gameplay di The Inquisitor offre una miscela di elementi narrativi, investigazioni, sequenze di combattimento e esplorazione di mondi misteriosi. Tuttavia, la varietà del gioco appare talvolta disconnessa, con transizioni poco fluide tra le diverse sequenze e problemi tecnici evidenti e diffusi. Sezioni di combattimento che, nonostante offrano una gamma di opzioni come attacchi leggeri, pesanti, blocchi e parate, sono affette da un sistema di gestione delle dinamiche e un’interfaccia utente che non raggiungono altissime vette di qualità nel mercato attuale. Le sequenze investigative, ben strutturate e coinvolgenti, si alternano a eventi a tempo e sequenze di fuga, inseguimenti, che forniscono una sana dose di adrenalina, ma sono frenati da alcune imperfezioni di rifinitura. Tuttavia, il gioco è davvero più che divertente e non annoia mai.
Ma non è tutto: ad espandere ulteriormente il ritmo ci sono puzzle game e l’Oltremondo, dove dobbiamo muoverci in stealth mode cercando di celare completamente la nostra presenza da Baratro. Questa è la sezione che mi ha fatto storcere il naso di più e che sinceramente non ritengo necessaria.
Il tutto è aggravato da una legnosità diffusa, rigidità nei controlli e nella gestione delle battaglie e delle sequenze animate interattive. Questi elementi contribuiscono a un comparto tecnico che, purtroppo, non è all’altezza dei tempi. Dal punto di vista visivo, nonostante le ambientazioni variegate, la presentazione è decisamente carente. La scena manca non solo di dettagli, ma le espressioni facciali dei personaggi e la gestione delle luci lasciano a desiderare, conferendo al gioco un’atmosfera tipica di titoli di qualche generazione fa.
The Inquisitor è ora disponibile al prezzo di lancio di 39,99€ per l’edizione Standard e 49,99€ per quella Deluxe. Il gioco offre un’esperienza divertente e una storia ben strutturata che non mi ha mai fatto annoiare. Tuttavia, dal punto di vista tecnico, mostra segni di vetustà rispetto agli standard attuali, il che potrebbe influenzare la percezione del prezzo di lancio, soprattutto considerando la sua durata massima di dieci ore.
The Inquisitor è disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, PC, Xbox One, Xbox Series X|S e GeForce NOW tramite Steam.
VOTO 6.5/10
Pro
- Trama solida e interessante
- Varietà
Contro
- Non localizzato in italiano
- Comparto tecnico deludente