Inkulinati posiziona i giocatori in mappe 2D, simili alle pagine di un libro, dove devono portare alla vittoria i propri soldati contro nemici sempre più agguerriti. Con uno stile grafico che riesce a dare vita ai manoscritti medievali, il gioco riesce ad affascinare e divertire con il suo umorismo. Ringraziamo l’editore, Daedalic Entertainment, che ci ha gentilmente concesso la copia necessaria a questa recensione.
Nelle battaglie che affronteremo, avremo a disposizione un Maestro Inkulinati che ci rappresenterà e farà da comandante in campo. Inkulinati è proprio il nome delle miniature che comanderemo. Il Maestro è l’unità più importante, con più salute delle altre, se morirà sarà però game over. Deve essere protetto ad ogni costo. Lo stesso varrà per l’avversario, sia esso controllato dalla CPU o da un altro giocatore in locale, l’obiettivo che si avrà in ogni battaglia sarà di eliminare il comandante nemico proteggendo al tempo stesso il proprio. La sconfitta del Maestro Inkulinati avversario porterà quindi alla vittoria (you don’t say).
Per far ciò, si dovranno gestire diversi tipi di unità che verranno letteralmente disegnate sul campo di battaglia. I tre tipi principali di unità impugnano spade, lance e archi, ma ce ne sono anche altre più specifiche e con talenti unici. In una singola schermaglia si possono portare a combattere fino a cinque tipi di unità, fra quelle che ci verranno messe a disposizione, ma le risorse sparse per la mappa consentono di schierarne di ulteriori. Raggiungere queste risorse impedendo al proprio avversario di raccoglierle sarà quindi importante per raggiungere la vittoria.
Tutto ciò può sembrare semplice: schierare le migliori unità, muoverle sulla mappa e sconfiggere l’avversario. In effetti lo è, per lo più, ma Inkulinati riesce ottimamente a inserire abbastanza varietà da rendere il tutto più interessante di quel che sembra. Alcune mappe presentano terreni pericolosi ai quali fare attenzione, altre sono disposte su più piani sui quali combattere aumentando così l’utilità delle unità munite di lance e archi che saranno capaci di attaccare su livelli differenti dal proprio. Nel tempo poi, le mappe, si trasformeranno. Ad esempio, potrebbero comparire fiamme che danneggeranno sia le proprie che le truppe dell’avversario.
Il nostro Maestro Inkulinati, alter ego del giocatore come detto in precedenza, interagisce con il gioco ad ogni turno spostando le unità e colpendo direttamente i nemici, il tutto con abilità a volte parecchio stravaganti. Vedere un dito gigante pungolare un nemico è sempre un divertimento e fa parte dello stile meraviglioso che permea il gioco, così come far scivolare i nemici fuori dalla mappa ottenendo così uccisioni facili. Ma attenzione, anche l’avversario può fare lo stesso e si deve quindi cercare di evitare che le proprie unità finiscano troppo vicine ai bordi della mappa. Uno scivolone di uno dei nostri piccoli Inkulinati potrebbe anche significare l’avvicinarsi della fine della battaglia.
Inkulinati presenta due modalità di sfida: una contro la CPU e una contro altri giocatori in locale. Al momento della nostra prova abbiamo testato maggiormente gli scontri contro la CPU seguendo la divertente modalità storia. In questa si lavora per sconfiggere (letteralmente) la Morte e riportare in vita il proprio maestro. Combattere la morte nel gioco richiama facilmente alla memoria il classico film di Ingmar Bergman “Il settimo sigillo”, anche se Bergman non ha raggiunto le vette di stravaganza offerte da Inkulinati.
Oltre al gameplay, Inkulinati si distingue soprattutto per la parte artistica e grafica. La scelta di rappresentare il giocatore come un essere gigante al di fuori del gioco, intento a disegnare milizie sul campo di battaglia, con un richiamo alla stesura dei manoscritti medievali identifica uno stile quasi unico. Questo stile si è visto in tempi recenti solo con Pentiment, gioco di casa Obsidian. Inkulinati era in via di sviluppo già prima di quello e gli sviluppatori sono fan gli uni degli altri, tanto che Andreas, protagonista di Pentiment, è disponibile come personaggio giocabile di Inkulinati.
Meritano una nota di merito la musica, che detta perfettamente il ritmo di gioco, e gli effetti sonori che si abbinano perfettamente al tono delle varie situazioni cui si assisterà.
Inkulinati riesce quindi a mescolare stile e sostanza, creando così un gioco che è meccanicamente semplice ma con una sorprendente profondità strategica tutta da scoprire. Se si è appassionati di giochi da tavolo, di strategia o anche solo di questo particolare stile artistico, consigliamo di tenere in considerazione questo gioco. Chissà, potreste essere voi i prossimi Maestri Inkulinati.
Potete trovare la nostra prova del gioco a questo link.
VOTO 7.5/10
Pro
- Direzione artistica e comparto sonoro d’eccezione
- Umorismo e ironia ad ottimi livelli
Contro
- Il gameplay può risultare un po’ troppo semplice, soprattutto sul lungo periodo