Bears in Space è il gioco d’esordio del piccolo team Broadside Games, pubblicato per ora solo su Steam ed Epic da Ravenscourt. Ci sono voluti sette anni di sviluppo, ma finalmente il progetto ha visto la luce. In questo gioco, che nella pagina di Steam viene descritto come “l’FPS più pazzo del mondo”, ci ritroveremo nei panni di Maxwell Atoms. Maxwell è un astronauta che per uno sfortunato evento, presentatoci nella cutscene di apertura del gioco, si ritrova unito ad un’orsa e precipitato su un pianeta alieno pieno di robot ostili.
Ringraziamo l’editore per averci concesso una chiave di Steam per provare il gioco.
Iniziamo col parlare del level design, a nostro parere poco ispirato e che non presenta niente di nuovo, ma quel che c’è funziona. Alcune sequenze ed aree ricorderanno a molti alcuni dei livelli del più classico di quelli che oggi vengono definiti “boomer shooter” ovvero Quake.
Il gameplay, seppur a tratti frenetico, può risultare leggermente sotto tono e con un feeling delle armi poco incisivo. Il feedback dei colpi messi a segno è debole e risulta tutto un po’ molle.
Menzione d’onore all’arma che spara delle temibili, per i nostri robotici nemici, bolle d’acqua che a contatto con i robot li arrugginiscono rendendoli facile preda dei nostri colpi.
A compensare tutto ciò troviamo però l’atmosfera, scanzonata e con dialoghi divertenti. Ci sono anche tanti richiami alla cultura pop e nerd. Prima fra tutte una sequenza di gioco dove si vestiranno i panni di Bearzilla, una versione orsina del più famoso dei lucertoloni giganti, con l’intenzione di distruggere una città in miniatura. Per le strade di questa vedremo fuggire la minuscola popolazione robotica da spiaccicare amabilmente, il tutto con tanto di indicatore del “Grado di calamità”.
Nel corso del gioco assisteremo a diversi siparietti sicuramente divertenti, ma alcuni lasciano il tempo che trovano, quasi come se gli sviluppatori avessero voluto a forza mettere delle scene comiche per spezzare il ritmo.
Graficamente può piacere come no, visivamente risulta molto pulito e per alcuni può sembrarlo anche troppo risultando in un’atmosfera eccessivamente piatta. Questa sensazione è data anche dall’assenza totale di illuminazione dinamica e dalle texture non particolarmente dettagliate.
L’interfaccia è quella cui ci hanno abituato tanti giochi indie, molto spartana e con qualche imperfezione, ma fa il suo dovere. Un piccolo appunto va sulla scelta di un simil Comic Sans come font delle scritte in game, probabilmente fatta per il meme o così ci auguriamo.
Nel complesso il gioco risulta discreto e divertente, nonostante sia il lavoro di sole tre persone e seppur con diverse lacune sia dal punto di vista della realizzazione tecnica che del gameplay. Se vi piacciono gli sparatutto bullet hell in prima persona e colorati fateci un pensierino, vista anche la presenza di una demo giocabile. Il prezzo non è neanche alto e si trova a soli 19,99€ (scontati del 10% al momento in cui scriviamo).
Potete trovare il nostro provato a questo link.
VOTO 7/10
Pro
- Atmosfera scanzonata e divertente
Contro
- Gameplay classico (forse troppo) che regala poche novità