Benvenuti nella nostra puffosa recensione de I Puffi – Village Party dove il divertimento è sicuramente garantito. Sviluppato da Balio Studio e pubblicato da Microïds, il nuovo titolo dedicato al magico mondo de I Puffi ci trasporta direttamente nel cuore del villaggio più blu che ci sia. Allacciate le cinture della vostra Puffo-Biga e preparatevi a esplorare ogni angolo del villaggio.
Per questa recensione abbiamo avuto il piacere di giocare a I Puffi – Village Party su Xbox Series X, grazie a una copia offerta gentilmente dall’editore.
La festa dei Puffi è in pieno svolgimento e tutti sono invitati. Ma attenzione, perché il malvagio Gargamella ha dei piani nefasti per i nostri piccoli amici blu. Appena aperto il titolo mi aspettavo unicamente una serie di mini-giochi e giusto un minimo di storia a far da collante invece il gioco parte subito in quinta con una scena introduttiva ben animata, dove vediamo Gargamella complottare per rovinare la festa. Ma non temete, perché il coraggioso Grande Puffo è pronto a prendere in mano la situazione, con una serie di missioni che ci porteranno in giro per il villaggio.
Questa sequenza comporrà la nostra campagna nel mondo de I Puffi. Il villaggio dei Puffi a primo impatto è un luogo colorato, affascinante e pieno di vita. Che dire dei polli giganti, che dal punto di vista di un Puffo sembrano montagne? Per facilitare gli spostamenti, ci viene subito dato un Puffo-Veicolo che più che uno scooter somiglia più a un segway primitivo. E quando ci si sente un po’ stanchi, si possono sbloccare punti di viaggio rapido.
Le missioni ci porteranno a sfidare gli altri puffi in divertenti mini-giochi ma anche a compiere determinati incarichi. Intraprenderai avventure che spaziano dalle gare sul Puffo-Scooter al colpisci il bersaglio o ancora al raccogliere risorse per aiutare nella costruzione delle case del villaggio. Non mancano poi le commissioni per il Sarto, dove dovrai procurare materiali speciali per sbloccare nuovi e colorati abiti per i tuoi Puffi. Ogni missione offre una buona dose di varietà anche se ci sarà qualche ostacolo tecnico durante il percorso.
Il problema più grosso è la legnosità dei movimenti e della telecamera. Quest’ultima inoltre si comporta in maniera davvero strana. A un certo punto ho pensato mi si fosse rotto il controller e quindi ho provato addirittura a cambiarlo, con ovviamente nessuna differenza. Inoltre, il gioco è davvero pieno zeppo di bug, senza parlare di qualche crash che ha interrotto le mie sessioni di gioco.
Ma alternativamente alle missioni all’interno del villaggio, I Puffi – Village Party offre sin da subito la possibilità di cimentarsi in 50 mini-giochi a 4 giocatori tutti da provare singolarmente o all’interno di compilation. Ovviamente potremo sfidare bot o i nostri amici attraverso il multiplayer locale. Questa modalità trae spunto sicuramente dal party game per eccellenza, ovvero Mario Party, tuttavia fatica a reggere il confronto.
I party game sono sicuramente molto vari e nonostante i problemi già citati non deludono giocati in 4. I problemi più grossi nascono quando nei match si inseriscono i bot che peccano veramente nel bilanciamento della difficoltà. In alcuni giochi a difficoltà normale sarà quasi impossibile perdere mentre in altri, anche abbassando il livello a facile, serviranno 2-3 tentativi per portare a casa un primo posto.
Nonostante questo, i mini-giochi sono abbastanza divertenti e considerando che non siamo su Nintendo dove il concetto di party game è all’ordine del giorno, si fa anche fatica a trovare giochi che offrano le stesse meccaniche da giocare in cooperativa locale con amici e parenti.
Per quanto riguarda il comparto artistico de I Puffi – Village Party, il villaggio è un’esplosione di colori e ricco di elementi, ma le texture purtroppo soffrono di una marcata mancanza di definizione. Questo contrasto è evidente rispetto al design dei personaggi, che sono splendidamente realizzati, e alle sequenze animate, che sono un vero spettacolo per gli amanti dell’universo dei Puffi.
Il doppiaggio è eccellente, sebbene manchi il parlato in italiano. I dialoghi, purtroppo, peccano in varietà e diventano rapidamente ripetitivi e stancanti. Tuttavia, il gioco è localizzato con cura nella nostra lingua, garantendo una comprensione completa delle missioni e della trama. La musica è bizzarra e divertente, richiamando la colonna sonora originale del cartone animato e aggiungendo un tocco di magia all’intera esperienza.