Benvenuti nella nostra recensione di Gangs of Sherwood, un’avventura che, sviluppata da Appeal Studios e pubblicata da Nacon nel novembre del 2023, promette di rivisitare la leggenda di Robin Hood con un tocco moderno e meccanico. Ambientato nelle familiari foreste di Sherwood, questo gioco ci invita a esplorare un mondo dove il medioevo incontra l’ingegneria fantascientifica. Con Robin e i suoi compagni impegnati a combattere il malvagio Sceriffo di Nottingham e il suo esercito di cloni, ogni giocatore può calarsi nei panni di eroi leggendari in una lotta senza quartiere.
Ma sarà questo mix di stili e periodi storici sufficiente a creare un’esperienza di gioco indimenticabile? Scopriamo insieme se Gangs of Sherwood riesce davvero a rubare i cuori dei giocatori o se finisce per deludere le aspettative.
Per questa recensione abbiamo avuto il piacere di giocare a Gangs of Sherwood su Xbox Series X, grazie a una copia offerta gentilmente dall’editore.
La trama di Gangs of Sherwood prende vita in un’Inghilterra alternativa, dove il classico racconto di Robin Hood viene trasformato in una storia steampunk. Robin e i suoi fedeli Merry Men – Little John, Fra Tuck e Maid Marion – si trovano a combattere contro il tirannico Sceriffo di Nottingham e il suo esercito di cloni, tutti stranamente chiamati Gerald. Questo contesto narrativo, che mescola elementi medievali e fantascientifici, si riflette direttamente nel gameplay. I giocatori possono scegliere tra i quattro personaggi iconici, ognuno con abilità e stili di combattimento distintivi, e affrontare missioni che li vedono impegnati in battaglie contro ondate di nemici meccanizzati.
La storia si sviluppa attraverso tre atti principali e alcune missioni secondarie, offrendo un’esperienza che cerca di mantenere vivo l’interesse attraverso l’ambientazione e i combattimenti caratteristici del genere brawler. Tuttavia, questa narrazione avvincente spesso si scontra con una meccanica di gioco monotona, ripetitiva, che fa perdere dopo poco quasi del tutto il fascino della trama intricata e visivamente accattivante.
I giocatori possono scegliere tra quattro personaggi principali, ognuno dotato di abilità e stili di combattimento unici. Robin di Locksley è abile con l’arco e le frecce, eccellendo negli attacchi a distanza. Little John utilizza la sua forza bruta e il suo gigantesco bastone per infliggere danni devastanti in combattimenti ravvicinati. Fra Tuck combina la sua conoscenza delle arti marziali con gadget meccanici, mentre Maid Marion utilizza agilità e precisione per colpire i nemici con grazia letale.
I combattimenti in Gangs of Sherwood sono il cuore pulsante del gioco. Ogni personaggio ha una serie di attacchi base e abilità speciali che si caricano durante i combattimenti. L’abilità “Rebel Instinct” funge da mossa finale per ogni personaggio, permettendo di scatenare un attacco potentissimo una volta caricata.
La progressione dei personaggi avviene tramite missioni e raccolta di risorse, utili per potenziare armi e abilità. Tuttavia, la varietà dei nemici è decisamente scarsa e le missioni risultano più che ripetitive, rendendo il gameplay monotono e dopo poco davvero pesante. Inoltre, la personalizzazione è limitata, offrendo poche opzioni per modificare aspetto e abilità dei personaggi.
Gangs of Sherwood offre anche una modalità cooperativa che permette a un massimo di quattro giocatori di affrontare le missioni insieme. Tuttavia, l’esperienza cooperativa è molto frammentata, con ogni compagno impegnato nelle proprie battaglie. Tuttavia, nonostante anche questa apprezzata aggiunta non sia perfettamente studiata e non riesca a mascherare i difetti del gameplay, può rendere il gioco comunque più divertente.
E tutto questo è un peccato e un’occasione sprecata da Appeal Studios perchè oltre alla notevole trama e contestualizzazione, la grafica di Gangs of Sherwood è straordinaria, caratterizzata da un’attenzione al dettaglio che rende ogni scena e personaggio vivi e vibranti. I modelli dei personaggi sono dettagliati e ben animati, con movimenti fluidi che rendono le azioni di combattimento piacevoli da guardare. Gli effetti visivi, come le esplosioni steampunk e le scintille metalliche, aggiungono un tocco spettacolare ai combattimenti.
Le ambientazioni sono un altro punto forte: dalle foreste lussureggianti di Sherwood alle strade fangose di Locksley, ogni location è ricca di dettagli che creano un mondo immersivo. L’uso di luci e ombre è particolarmente efficace nel creare atmosfere suggestive, con ambienti che passano da cupi e minacciosi a luminosi e accoglienti.
Il design artistico di Gangs of Sherwood è una reinterpretazione creativa del mondo di Robin Hood. L’ambientazione steampunk è perfettamente integrata con l’epoca medievale, creando un universo unico e originale. Le armi e le armature hanno un aspetto meccanico e industriale, mentre le strutture medievali sono adornate con ingranaggi e tubi metallici che aggiungono un tocco di modernità.
I personaggi principali, Robin, Little John, Fra Tuck e Maid Marion, sono progettati con uno stile distintivo che riflette le loro personalità e abilità. Robin, ad esempio, è rappresentato come un arciere elegante e agile, mentre Little John è un gigante robusto con un’enorme clava meccanica. Questo design attento ai dettagli aiuta a differenziare i personaggi e a renderli memorabili.
Anche le schermate di caricamento di Gangs of Sherwood presentano concept art che sono veri e propri capolavori. Queste immagini non solo rendono l’attesa più piacevole, ma offrono anche uno sguardo approfondito sul processo creativo dietro il gioco. Ogni pezzo di concept art racconta una storia e aggiunge profondità all’universo del gioco, permettendo ai giocatori di apprezzare il lavoro artistico che ha portato alla creazione del mondo di Gangs of Sherwood.
Gangs of Sherwood sarebbe stato un gioco impeccabile se Appeal Studios avesse dedicato alla varietà delle missioni e al gameplay la stessa cura riservata alla narrazione e al design artistico. Tuttavia, così non è stato, e il gioco, pur essendo inizialmente bello e divertente, perde rapidamente interesse, diventando monotono a metà della storia.
VOTO 5.5/10
Pro
- Narrazione: La storia è ben scritta e mantiene l’interesse del giocatore, immergendolo nel mondo di Sherwood.
- Design Artistico: La grafica e il design artistico sono di alta qualità, offrendo un’esperienza visiva piacevole e dettagliata.
- Ambientazione Suggestiva: Il gioco cattura perfettamente l’atmosfera leggendaria di Sherwood.
Contro
- Ripetitività delle Missioni: Le missioni tendono a essere monotone e ripetitive, riducendo dopo poco il coinvolgimento.
- Varietà dei Nemici Limitata: La scarsa diversità dei nemici rende il combattimento prevedibile e poco stimolante.
- Personalizzazione Limitata: Le opzioni per modificare l’aspetto e le abilità dei personaggi sono poche, limitando la creatività.