Nella tranquilla quiete della mia scrivania, avvolto dal fumo di una sigaretta d’ambra, mi ritrovo a riflettere su un mistero che ha catturato l’attenzione di molti, non solo tra le pagine ingiallite dei libri, ma ora anche nel mondo interattivo dei videogiochi. Il caso in questione è quello che coinvolge il celebre detective belga, Hercule Poirot, e il suo incontro con l’oscuro criminale noto solo come ‘A.B.C.’. È qui che le vicende prendono vita in Agatha Christie – The A.B.C. Murders, un’adattamento audace e moderno del romanzo classico della scrittrice a drammaturga tedesca Agatha Christie che, dopo la sua prima comparsa su console nel 2016, ha fatto ora la sua uscita anche su Xbox Series X|S e PlayStation 5.
Eppure, mentre Poirot e il suo fidato compagno, l’ispettore Japp, si immergono nel cuore di questo enigma, mi ritrovo a chiedermi se questo nuovo mezzo possa cogliere davvero l’essenza degli scritti, o se le sfumature e i dettagli dell’intrigante giallo siano stati persi nel passaggio a pixel. È con questo spirito di curiosità e una punta di apprensione che vi invito ad esplorare con me questa nuova incarnazione del mistero classico che continua a intrigare e affascinare il mondo.
Chi è dunque il misterioso ‘A.B.C.’ e quali segreti nascosti attendono di essere scoperti nel tessuto digitale di questo nuovo gioco? Per trovare la risposta, come Poirot stesso ci ha insegnato, dobbiamo esaminare attentamente, riflettere profondamente e, infine, dedurre con fermezza. Preparatevi, cari lettori, per un’avventura che promette suspense, ingegno e una rivelazione che forse, solo forse, rivelerà il vero cuore di questo enigma digitale.
Per questa recensione abbiamo avuto il piacere di giocare a Agatha Christie – The A.B.C. Murders su Xbox Series X grazie a una copia offerta gentilmente dall’editore.
Avventura grafica nei panni di Hercule Poirot
Immerso nelle intricate vie della trama di Agatha Christie – The A.B.C. Murders, ci ritroviamo nel ruolo di Hercule Poirot che riceve una serie di lettere minatorie da parte di un enigmatico individuo noto solo come ‘A.B.C.’. Ogni missiva anticipa un omicidio, con dettagli precisi su luogo e data, lasciandoci impotenti di fronte alla prospettiva di prevenire le morti premeditate. Accompagnato dal suo fido compagno, l’ispettore Japp, e dall’assistente Arthur Hastings, ci dovremo impegnare in una frenetica corsa contro il tempo per svelare l’identità del misterioso assassino prima che il macabro piano giunga a compimento.
Analizzando la narrazione del gioco, emerge una fedeltà rispettosa ma non impeccabile al materiale originale di Agatha Christie. L’atmosfera è ben costruita, con una Londra del primo Novecento resa in modo dettagliato e una storia che rispecchia la complessità e l’intrigo dei romanzi della scrittrice. Tuttavia, alcune deviazioni dalla trama originale risultano forzate e semplicistiche, mentre le scelte narrative mancano della stessa profondità psicologica e della sottigliezza caratteristica delle opere letterarie, ma hei, siamo pur sempre in un videogioco quindi parliamo delle dinamiche di gioco.
Saremo chiamati a esplorare dettagliatamente scenari ricchi di indizi, interagendo con personaggi e oggetti per raccogliere informazioni cruciali per risolvere i misteri. Il gioco predilige la logica predittiva piuttosto e segue quella che è la tipica struttura da avventura grafica in terza persona. Attraverso un approccio punta e clicca, affronteremo puzzle e sfide che richiedono tanto l’osservazione acuta quanto la riflessione. Le meccaniche di interrogatorio ci consentono di scegliere tra diverse linee di domande, emulando il metodo distintivo di Poirot nel sottoporre i sospettati a un severo esame. Tuttavia, la maggior parte dei puzzle sono simpatici mini-giochi che però non riescono a catturare appropriatamente il clima misterioso e cupo tipici del romanzo.
Direzione distintiva
La direzione artistica di Agatha Christie – The A.B.C. Murders adotta uno stile cel-shaded che conferisce al gioco un aspetto distintivo e vivace, richiamando l’epoca dei primi del Novecento in cui è ambientata la storia. I personaggi sono delineati con contorni netti e colori saturi, creando un contrasto visivo che accentua le espressioni e i dettagli delle loro personalità. Gli ambienti, pur dettagliati e fedeli all’ambientazione storica, mancano talvolta di una certa raffinatezza nelle texture, risultando un po’ piatti e datati sulle console di ultima generazione.
Tuttavia, questa scelta stilistica, sebbene interessante e piacevole, non riesce sempre a catturare l’atmosfera oscura e misteriosa tipica dei romanzi di Agatha Christie. Inoltre, alcune animazioni appaiono rigide e poco fluide, riducendo l’impatto emotivo di certe scene cruciali. Le voci inglesi dei personaggi, con accenti non sempre convincenti, aggiungono un ulteriore elemento di dissonanza. Tuttavia, nonostante queste limitazioni, la direzione artistica riesce comunque a creare un mondo visivamente intrigante che ci invita apertamente a esplorare e scoprire i misteri nascosti dietro ogni angolo.
Agatha Christie – The A.B.C. Murders presenta un doppiaggio disponibile esclusivamente in inglese e francese, ma il gioco è ampiamente localizzato e offre sottotitoli in italiano di ottima fattura, fondamentali per una buona accessibilità considerando la complessità dei dialoghi. Inoltre, il titolo gira perfettamente su Xbox Series X.
Piacevole ma superficiale
In definitiva, The A.B.C. Murders offre un’esperienza piacevole per gli appassionati di avventure grafiche e misteri classici. Tuttavia, richiede pazienza per superare alcune imperfezioni tecniche e una certa superficialità di fondo che si discosta dalla complessità del romanzo originale.
VOTO 7/10
Pro
- Abbastanza fedele all’originale
- Direzione artistica distintiva
- Ottime le traduzioni
Contro
- Animazioni rigide
- Trama semplificata
- Non riesce a riproporre lo stesso clima di mistero del romanzo