Dopo il successo di Darkest Dungeon, Red Hook Studios ritorna con il tanto atteso seguito, Darkest Dungeon 2, portando i giocatori in un viaggio ancora più oscuro e tormentato. Dopo una prima uscita su PC, il gioco ora si propone di ampliare e innovare la formula che ha conquistato milioni di fan su PlayStation 4/5, Xbox Series X|S e Nintendo Switch. Darkest Dungeon 2 offre anche l’Oblivion Edition, che include il gioco base e il DLC The Binding Blade. Ma cosa rende questo sequel degno del suo nome? In questa recensione, esploreremo le meccaniche di gioco, la profondità narrativa e le nuove sfide che attendono i coraggiosi avventurieri in questo mondo devastato. Scopriamo insieme se Darkest Dungeon 2 riesce a mantenere alta l’asticella imposta dal suo predecessore e a offrire un’esperienza indimenticabile.
Per questa recensione abbiamo avuto il piacere di giocare a Darkest Dungeon 2 su Xbox Series X grazie a una copia offerta gentilmente dall’editore.
Un Mondo in Frantumi
Darkest Dungeon 2 immerge i giocatori in un mondo distrutto, dove la speranza è appesa a un filo sottilissimo. Il gioco prende avvio con la caduta delle barriere tra dimensioni, provocata dall’intervento di una misteriosa figura conosciuta come lo Studioso. Questo evento catastrofico ha popolato il mondo di creature perdute e dannate, rendendo il paesaggio un vero incubo per i pochi sopravvissuti.
Lo Studioso, consapevole del disastro che ha causato, raccoglie un gruppo di eroi, ciascuno con un passato oscuro, uno stile di gioco unico e motivazioni personali che li spingono ad affrontare l’orrore. L’obiettivo è portare la Luce della Speranza fino alla Montagna lontana, dove risiede un’entità eldritch di potere inimmaginabile, con la speranza di ristabilire l’ordine nel mondo.
Durante il viaggio, i personaggi affronteranno non solo mostri esterni, ma anche i propri demoni interiori. La tensione e lo stress possono portare a rotture psicotiche devastanti, causando conflitti all’interno del gruppo. Tuttavia, in rari momenti, un eroe può rispondere allo stress con un atto di eroismo, risollevando il morale e rinvigorendo i compagni.
Le storie dei protagonisti verrano svelate attraverso i Santuari della Riflessone, che offrono uno sguardo più profondo nelle loro motivazioni e storie passate. Questo va a completare una narrazione pressochè ottima e insita principalmente nelle animazioni che appariranno durante il viaggio.
Darkest Dungeon 2 non solo espande la narrazione e la costruzione del mondo iniziata nel primo gioco, ma lo fa con una profondità che coinvolge direttamente i giocatori, sfidandoli a perseverare contro ogni probabilità. Le scelte difficili e le strategie complesse rendono ogni corsa un’esperienza unica, ricca di suspense e di emozioni.
Ancora più Veloce, ancora più Rogue
Darkest Dungeon 2 offre l’esperienza avvincente e strategica che ci si aspettava ancora prima della sua uscita dopo aver giocato il primo capitolo. Il gioco combina elementi roguelike e turn-based in un modo che richiede una ancora più attenta pianificazione. Una delle caratteristiche distintive del gameplay è l’uso della diligenza come mezzo di esplorazione. I giocatori devono guidarla attraverso un mondo oscuro e ostile, affrontando una serie di sfide e incontri lungo il percorso. Ogni tappa del viaggio presenta opportunità e pericoli, costringendo i giocatori a prendere decisioni importanti su quale percorso seguire e come gestire le risorse limitate.
Il combattimento ovviamente rimane un elemento centrale, con un sistema a turni che richiede un’attenta gestione della posizione e delle abilità dei personaggi. Ogni eroe ha un set unico di abilità che può essere potenziato nel corso del gioco, e la scelta di quali abilità migliorare può influenzare drasticamente l’efficacia del gruppo in battaglia. La sinergia tra i membri del team è fondamentale, e trovare la giusta combinazione di eroi può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.
Una delle novità introdotte in Darkest Dungeon 2 è la gestione delle relazioni tra i personaggi. Le interazioni tra gli eroi possono influenzare il morale e l’efficacia del gruppo. Relazioni positive possono portare a benefici come cure aggiuntive o buff, mentre relazioni negative possono causare malus e tensioni che complicano ulteriormente le battaglie.
Un’altra componente cruciale del gameplay è la gestione delle risorse. I giocatori devono raccogliere e utilizzare vari tipi di risorse, come reliquie e bagattelle, per migliorare la loro diligenza e potenziare il gruppo. Queste risorse possono essere trovate durante il viaggio o ottenute sconfiggendo nemici particolarmente difficili. La gestione efficace delle risorse è essenziale per sopravvivere alle sfide del gioco e raggiungere gli obiettivi prefissati.
Infine, il gioco introduce una serie di modificatori di difficoltà opzionali, come la Fiamma Radiante e la Fiamma Infernale, che permettono ai giocatori di personalizzare l’esperienza di gioco. Questi modificatori possono rendere il gioco più facile o più difficile, a seconda delle preferenze del giocatore, aggiungendo un ulteriore strato di rigiocabilità.
Darkest Dungeon 2 enfatizza maggiormente la natura roguelite del gioco. Mentre il primo titolo presentava elementi roguelike con un focus maggiore sulla permanenza delle conseguenze e sul recupero tra le spedizioni, il sequel introduce corse autonome e un progresso che si trasferisce attraverso le Candele della Speranza. La gestione dello statico villaggio è stata sostituita dalla gestione della diligenza, conferendo al gioco un senso di movimento e progresso costante. Ogni corsa è unica, con potenziamenti e risorse specifiche per quel viaggio che non si portano alla corsa successiva.
Direzione Artistica Superba
La direzione artistica di Darkest Dungeon 2 è una delle componenti più distintive e affascinanti del gioco, che riesce a immergere i giocatori in un mondo oscuro e visivamente suggestivo. Red Hook Studios ha saputo mantenere e migliorare l’estetica unica che ha reso celebre il primo capitolo, evolvendola con l’introduzione di nuove tecniche e uno stile grafico ancora più raffinato.
Uno degli aspetti più evidenti è il passaggio da una grafica bidimensionale a una tridimensionale. Questo cambiamento ha permesso di aggiungere profondità e dinamismo alle ambientazioni e ai personaggi, pur mantenendo le linee forti e i contrasti cromatici che caratterizzano lo stile visivo del gioco. I modelli dei personaggi sono dettagliati e animati con cura, conferendo loro una presenza tangibile e minacciosa. Ogni eroe e mostro ha un design unico, che rispecchia la propria personalità e il proprio ruolo nel gioco, contribuendo a creare un’atmosfera coerente e immersiva.
Le ambientazioni di Darkest Dungeon 2 sono altrettanto impressionanti. Il mondo del gioco è un luogo oscuro e desolato, dove ogni tappa del viaggio attraverso le cinque campagne è caratterizzata da paesaggi decadenti e minacciosi. Le strade infestate, i villaggi in rovina e le terre desolate sono resi con una palette di colori cupi e saturi che amplificano il senso di pericolo e disperazione. Ogni area è ricca di dettagli, dai ruderi decrepiti ai sinistri elementi architettonici, che raccontano una storia di rovina e corruzione.
Un altro elemento di grande impatto è l’illuminazione. La gestione della luce e delle ombre è fondamentale per creare l’atmosfera opprimente e inquietante del gioco. Le torce e altre fonti di luce giocano un ruolo cruciale non solo nel gameplay, ma anche nella costruzione dell’ambiente visivo. La luce fioca delle torce illumina parzialmente le scene, lasciando molte aree nell’ombra, e questo gioco di chiaroscuri contribuisce a mantenere alta la tensione e il senso di mistero.
La colonna e gli effetti sonori, in aggiunta a un doppiaggio davvero esemplare, completano una direzione artistica davvero eccellente. La musica, composta da Stuart Chatwood, alterna momenti di tensione e calma, accompagnando perfettamente le vicende del gioco. Gli effetti sonori sono altrettanto curati, con suoni ambientali che rendono vivo il mondo di gioco e commenti narrativi che accentuano l’atmosfera di pericolo imminente.
VOTO 9/10
Pro
- Più veloce e divertente del primo
- Rigiocabilità elevata
- Direzione artistica superba
Contro
- Difficoltà Elevata
- Curva di Apprendimento Ripida