Preparati ad essere trasportato in un mondo incantato, dove la magia scorre libera e le creature leggendarie camminano accanto a te. In That Time I Got Reincarnated As a Slime: ISEKAI Chronicles, sviluppato da ZOC Co.,Ltd. e pubblicato da Bandai Namco, vesti i panni di Rimuru, un dolce e affabile slime con un cuore grande quanto il cielo. Il gioco si basa sull’amata serie anime e light novel Tensei Shitara Slime Datta Ken (ovvero That Time I Got Reincarnated as a Slime), creata da Fuse.
Nonostante la tua forma gelatinosa, hai il potere di cambiare il destino di questo regno, raccogliendo amici fedeli e affrontando sfide epiche. Ma di cosa si tratta esattamente? ISEKAI Chronicles è un action RPG che mescola combattimenti frenetici a narrazione in stile visual novel. Con un roster di personaggi tratti direttamente dall’opera letteraria, il gioco promette un’esperienza imperdibile per tutti gli appassionati. Sarà davvero all’altezza delle aspettative? Scopriamolo insieme.
Per questa recensione abbiamo avuto il piacere di giocare a That Time I Got Reincarnated As a Slime: ISEKAI Chronicles su Xbox Series X grazie a una copia offerta gentilmente dall’editore.
That Time I Got Reincarnated As a Slime: ISEKAI Chronicles prende le mosse da una delle saghe più amate dell’universo Tensura. Rimuru Tempest, dopo essere stato ucciso nel mondo reale, si reincarna in un universo fantastico sotto forma di uno slime, una creatura gelatinosa apparentemente debole. Nonostante la sua nuova forma, Rimuru scopre di avere abilità straordinarie, come la capacità di assorbire i poteri e le abilità delle creature che incontra, e di diventare sempre più forte.
Nel gioco, la storia si concentra su uno degli archi narrativi successivi della serie, noto come Empowerment Arc, in cui Rimuru lavora per costruire e proteggere la nazione di Tempest, un luogo in cui mostri e umani possono convivere in pace. Tuttavia, questa pace viene minacciata da forze esterne, e spetta a Rimuru e ai suoi alleati difendere il loro regno da nemici potenti e misteriosi.
La narrazione di That Time I Got Reincarnated As a Slime: ISEKAI Chronicles riesce a catturare con grande efficacia l’essenza della light novel originale, grazie a una caratterizzazione dei personaggi che rimane fedele e vivida. Ogni personaggio mantiene intatta la propria identità, e le scene di dialogo, presentate in uno stile che richiama la visual novel, offrono una profondità introspezione che fa risaltare le dinamiche e i legami tra i protagonisti. I numerosi riferimenti e citazioni alla serie principale arricchiscono ulteriormente l’esperienza per i fan di lunga data.
Tuttavia, la narrazione non è priva di difetti. Il ritmo, infatti, tende a essere altalenante, alternando momenti di grande intensità emotiva a sequenze più lente e a tratti ridondanti, soprattutto nelle prime fasi del gioco. Inoltre, il forte legame con la light novel rende l’introduzione alla trama meno accessibile ai neofiti, che potrebbero trovarsi inizialmente spaesati. Questo rappresenta un iniziale ostacolo per chi si avvicina al mondo di That Time I Got Reincarnated As a Slime per la prima volta ma non così predominante da rovinarne l’esperienza.
Menomale, però, che superate le prime fasi, ci si ritrova presto immersi in un vasto e completo tutorial che accompagna il giocatore attraverso l’azione nei primi capitoli del gioco. Questo tutorial spiega con cura le meccaniche fondamentali, introducendoci gradualmente alla velocità e al dinamismo dell’azione.
Il gameplay di That Time I Got Reincarnated As a Slime: ISEKAI Chronicles si basa principalmente su combattimenti a scorrimento orizzontale che offrono una certa profondità grazie alla varietà di combo e abilità speciali che i giocatori possono sbloccare e perfezionare man mano che avanzano nel gioco. Il sistema di combattimento premia la creatività, permettendo di combinare mosse e attacchi per ottenere effetti devastanti.
L’esplorazione dei dungeon è arricchita dalla possibilità di reclutare e potenziare compagni che, con le loro abilità uniche, possono fare la differenza in battaglia. Tuttavia, alla lunga si riscontra una certa ripetitività, soprattutto a causa della natura ciclica delle missioni di raccolta risorse e costruzione di edifici nella fase di gestione della città. Inoltre, nonostante il gioco offra due impostazioni di difficoltà mi è sembrato mancare di bilanciamento. Le battaglie risultano troppo facili, anche per i giocatori meno esperti, con nemici che raramente offrono una vera sfida.
La direzione artistica di That Time I Got Reincarnated As a Slime: ISEKAI Chronicles presenta una miscela affascinante di elementi visivi che combinano stili familiari e innovativi. Il gioco anche in questo ambito trae ispirazione direttamente dall’anime e dalla light novel Tensei Shitara Slime Datta Ken, offrendo ai fan una rivisitazione visiva che resta fedele all’estetica originale. I personaggi e le ambientazioni sono ben progettati, con modelli e sprite che catturano l’essenza dei protagonisti e degli scenari in modo vivido e dettagliato.
Inoltre, la direzione artistica fa un uso creativo di colori e effetti speciali, soprattutto durante le battaglie, dove le animazioni di attacchi e magie sono brillanti e spettacolari. Tuttavia, alcune delle ambientazioni e dei dungeon appaiono un po’ vuoti e ripetitivi, con design che, a volte, sembrano poco ispirati. Questo contrasto tra l’alta qualità delle animazioni e la semplicità di alcune aree di gioco influisce sull’esperienza visiva complessiva. Nonostante questi difetti, ISEKAI Chronicles riesce comunque a offrire un’esperienza visiva accattivante, con uno stile che piacerà sicuramente agli appassionati del materiale originale e che contribuisce a creare un’atmosfera immersiva.
That Time I Got Reincarnated As a Slime: ISEKAI Chronicles è un titolo che sarà sicuramente apprezzato dai fan sfegatati della serie per il suo impegno a mantenere l’essenza del materiale originale, ma che presenta una certa ripetitività di base che ne limita il potenziale.
VOTO 7/10
Pro
- Fedeltà all’originale
- Combat system dinamico
- Buona direzione artistica
- Tutorial completo
- Voce e colonna sonora
Contro
- Ritmo narrativo altalenante
- Ripetitività
- Design delle ambientazioni dei dungeon