Con il suo debutto nel lontano 1987, la serie di Ys, ideata da Nihon Falcom, è senza dubbio una delle più longeve tra i JRPG. Anche se non ha mai raggiunto il successo mainstream di altre saghe come Final Fantasy, Ys continua da quasi quarant’anni a pubblicare nuovi capitoli per la gioia degli appassionati del genere, desiderosi di accompagnare Adol Christin, protagonista di quasi tutti i giochi, in nuove avventure.
L’ultimo capitolo della serie, Ys X: Nordics, è uscito originariamente in Giappone a settembre 2023 ed è arrivato finalmente nel resto del mondo lo scorso 25 ottobre. Riuscirà a mantenere alto il prestigio della serie?
Che l’avventura abbia inizio
Nonostante sia l’ultimo capitolo della saga, Ys X è perfettamente giocabile anche da chi non ha mai esplorato la serie. Ambientato cronologicamente in una delle prime avventure di un giovane Adol Christin, permette di iniziare senza problemi (eccetto Ys II, tutti i capitoli possono essere giocati in modo indipendente).
L’avventura si apre su una nave in viaggio verso l’arcipelago di Obelia Gulf, con Adol e i suoi compagni intenti a godersi la traversata tra le onde. Ma la quiete è presto interrotta dall’assalto di un gruppo di pirati-vichinghi, guidati dalla principessa guerriera Karja, decisa a farla pagare al capitano per aver violato i patti nelle sue acque. Nonostante l’agguato, Adol riesce a raggiungere la pacifica cittadina di Carnac, dove scopre di poter utilizzare il mana, una rara e potente fonte di energia magica condivisa da pochi individui, tra cui Karja stessa. Il mana sarà cruciale per combattere i grieger, creature quasi immortali che infestano le isole di Obelia.
Gli eventi presto costringeranno Adol e Karja a collaborare per sconfiggere i grieger, ma nulla sarà così semplice. Tra la ricerca di una ragazza misteriosa, un’isola popolata solo da un anziano solitario e una serie di maledizioni, il giovane avventuriero dovrà fare i conti con situazioni complesse e imprevedibili, spinto dalla sua insaziabile sete di esplorazione.
Pur mantenendo una trama semplice e lineare, arricchita da qualche colpo di scena, Ys X non si focalizza su intrecci complessi, preferendo un’atmosfera di scoperta e avventura. Il gioco riesce comunque a stimolare la curiosità del giocatore grazie a un cast di personaggi ben costruito, che tra scene comiche e situazioni più serie mantiene alto l’interesse.
In questo senso, spiccano sia il gruppo di giovani incontrato a Carnac che la coprotagonista Karja, la cui affinità con Adol cresce nel corso della storia, rendendo le loro avventure ancora più coinvolgenti e appassionanti.
Tra terra e acqua
Il gioco si divide essenzialmente in due sezioni: le fasi in mare aperto, da affrontare sulla nostra nave, e quelle sulla terraferma, dove possiamo esplorare isole e villaggi. Entrambe sono liberamente esplorabili sia con Adol che con Karja, i due protagonisti.
All’inizio, le sezioni marittime consistono principalmente nello spostarci tra punti d’interesse, ma man mano che avanziamo nell’avventura, nuove opzioni si sbloccano. Potremo, ad esempio, liberare avamposti nemici, impegnandoci in battaglie sia via mare che a terra. Contrariamente a quanto mi aspettavo, gli scontri in mare aperto risultano piuttosto interessanti grazie alle diverse opzioni a disposizione: all’inizio possiamo solo sparare colpi rallentanti e potenti raffiche, che però richiedono ricarica. Proseguendo, avremo accesso a colpi speciali (come quelli rapidi, infuocati o attrattivi) e a nuove abilità (scatti, barriere e così via), che rendono gli scontri più vari e avvincenti, sebbene piuttosto semplici.
Inoltre, possiamo esplorare la nostra nave e interagire con l’equipaggio, che crescerà di numero durante l’avventura. Ciò sblocca nuove attività, come la preparazione di pozioni magiche, la coltivazione nell’orto e persino la pesca, che offre ricompense uniche. I membri dell’equipaggio potranno anche offrirci servizi utili come negozi o affidare missioni secondarie che, sebbene strutturate in modo semplice, sono arricchite da molte scene aggiuntive. Tramite queste missioni è spesso possibile reclutare nuovi membri, ognuno dei quali porta un contributo unico alla nave.
Nel complesso, la struttura è ben pensata e tiene sempre il giocatore impegnato, anche se le fasi marittime risultano un po’ meno entusiasmanti rispetto a quelle sulla terraferma, complice la distanza tra i punti d’interesse.
Passando alle sezioni a terra, possiamo esplorare liberamente villaggi e isole, sconfiggendo nemici e raccogliendo oggetti utili per potenziare noi stessi e la nave. I villaggi, sebbene di piccole dimensioni, sono popolati da un buon numero di NPC con cui interagire, accettare missioni e fare acquisti. Le isole sono invece più complesse, con numerosi nemici e diversi punti d’interesse, come forzieri, nemici speciali e collezionabili. Inoltre, con il progredire della trama, nuove abilità sbloccano elementi scenici che arricchiscono l’esplorazione.
Il cuore dell’attività sulle isole rimane però il combattimento, supportato da un combat system di alto livello che rende ogni scontro appassionante e dinamico.
Un combat system eccellente
Il fiore all’occhiello del gioco è senza dubbio il suo combat system, fortemente orientato all’action e capace di regalare un’esperienza di combattimento sempre più coinvolgente man mano che si avanza. Inizialmente, il giocatore ha a disposizione solo un attacco leggero e la possibilità di schivare o bloccare i colpi nemici, ma presto si sbloccano le skills, potenti attacchi magici che consumano SP (rigenerate automaticamente), capaci di rinnovare continuamente il gameplay e rappresentando una minaccia seria per i nemici.
Le skills, disponibili in abbondanza per entrambi i personaggi, Adol e Karja, permettono di esplorare stili di gioco diversi grazie a un sistema bilanciato su due parametri: il danno puro, focalizzato sui danni diretti, e il break, pensato per abbattere le difese dei nemici più resistenti. Ogni skill, inoltre, offre effetti aggiuntivi specifici, arricchendo ulteriormente la varietà di approcci in battaglia.
A elevare ancora di più il combat system è la modalità duo, che consente di controllare contemporaneamente sia Adol che Karja, coordinando i loro attacchi e sbloccando abilità uniche dalla grande potenza distruttiva. Questo elemento dona una profondità strategica notevole, ideale per i combattimenti più impegnativi.
L’esperienza di combattimento è arricchita anche da un sistema di equipaggiamento, che permette di cambiare armi, armature e accessori, e da un sistema di sigilli, che consente di potenziare tratti specifici dei personaggi a discrezione del giocatore. Tuttavia, questi aspetti risultano meno stimolanti di quanto potrebbero sembrare sulla carta.
Purtroppo, gli scontri con i nemici comuni non brillano particolarmente per varietà, risolvendosi quasi sempre con l’uso di poche skills ripetute, il che rende i combattimenti un po’ troppo facili e privi di sfida. Nonostante ciò, il gioco riesce comunque a far divertire distruggendo orde di nemici. Fortunatamente, la musica cambia con i boss, che invece offrono scontri davvero entusiasmanti e strategici, sfruttando appieno il potenziale del combat system.
VOTO 8/10
Pro
- Una trama semplice ma coinvolgente, perfetta per immergersi senza complicazioni
- Un combat system che diverte e soddisfa, ideale per chi ama l’azione
- Personaggi carismatici, con Karja che spicca su tutti
- Un mondo di gioco curato e ricco di attività e segreti da scoprire
Contro
- Ritmo narrativo a tratti altalenante, specialmente nelle fasi iniziali dell’avventura
- Comparto tecnico non sempre all’altezza, con qualche impatto sull’immersività
- Alcuni piccoli difetti, come il layout dei controller poco intuitivo, l’assenza della lingua italiana e una difficoltà che non risulta sempre ben calibrata