Sarà la fortuna dei principianti o forse Vea Games ci sa davvero fare…sta di fatto che siamo di fronte a un lavoro straordinario per l’uscita del loro primo titolo. Parlo di Nikoderiko: The Magical World, un debutto che non sembra affatto tale, grazie alla particolare cura ai dettagli che, come approfondiremo in seguito, rende omaggio ai grandi classici del passato quali Donkey Kong Country e Crash Bandicoot, pur aggiungendo un tocco unico. E ora, vediamo cosa ci nasconde questo titolo più nel dettaglio.
Trama e atmosfera: il familiare con un pizzico di nostalgia
L’avventura si apre con un evento catastrofico: Grimbald, un villain enigmatico e determinato, ruba un artefatto sacro che protegge l’isola di Niko e Luna, due piccole manguste, scatenando il caos. Questo dà il via a un viaggio che, sebbene familiare, riesce a mantenere l’attenzione grazie a personaggi secondari ben caratterizzati e interazioni dialogiche che aggiungono un tocco di umorismo e calore.
Grimbald non è il solito cattivo monodimensionale: nel corso del gioco emergono indizi sulle sue motivazioni, rendendolo più interessante rispetto ai soliti antagonisti “cattivi perché sì”. Anche i personaggi di supporto, come l’eccentrico inventore dell’isola e alcuni NPC sparsi nei livelli, arricchiscono il mondo di gioco con piccoli dialoghi e missioni secondarie.
Il tema del viaggio attraverso diverse regioni dell’isola, ognuna con un’atmosfera e un set di sfide uniche, porta avanti il senso di avventura. La trama non solo è un pretesto per il gameplay, ma riesce a offrire un legame emotivo con i protagonisti, specialmente grazie alla dinamica tra Niko e Luna, che si sentono come due eroi determinati ma imperfetti, pronti a dare tutto per proteggere ciò che amano.
Nessuna particolare rivoluzione in ambito narrativo ma ad ogni modo la storia funziona bene, regalando un’esperienza che strizza l’occhio ai fan dei platform anni ’90.
Gameplay: classico, ma con stile
Il gameplay è puro comfort food per gli amanti del genere: livelli lineari ma ricchi di segreti, percorsi alternativi e oggetti da collezionare. L’inclusione di cavalcature sblocca un’interessante meccanica di progressione. Queste creature, ognuna con abilità uniche, non solo aggiungono varietà al gameplay ma incoraggiano il backtracking, rendendo il completismo una vera sfida.
I controlli sono precisi e il feeling delle piattaforme è eccellente. Saltare, schivare e abbattere nemici è tanto soddisfacente quanto intuitivo. Anche i boss meritano una menzione speciale: impegnativi al punto giusto, obbligano a un mix di strategia e riflessi senza mai risultare frustranti.
I livelli sono ben progettati, con percorsi alternativi, nemici a tema e mini-giochi nascosti che aggiungono varietà. Il design favorisce l’esplorazione senza mai risultare frustrante. E, come omaggio ai classici, raccogliere le lettere che formano “N-I-K-O” in ogni livello è un simpatico tocco nostalgico.
Audio e grafica: un piacere per i sensi
Uno degli aspetti più memorabili di Nikoderiko è senza dubbio la colonna sonora, composta dal leggendario David Wise, già celebre per il suo lavoro su Donkey Kong Country e Battletoads, che porta la sua maestria nel creare tracce che non solo accompagnano l’azione, ma definiscono le atmosfere. Ogni bioma ha il proprio tema musicale, che si adatta perfettamente all’ambiente: melodie rilassanti nelle sezioni acquatiche, ritmi tribali per le giungle e toni più inquietanti nelle grotte oscure. Un dettaglio che ho apprezzato è come la musica si evolve nei livelli: in alcune sezioni, cambia dinamicamente per sottolineare momenti di tensione o scoperta, dando al gioco un tocco cinematografico
Anche gli effetti sonori meritano un plauso. Ogni salto, colpo e interazione con l’ambiente è accompagnato da suoni distintivi che rendono il gameplay più immersivo. Le cavalcature, in particolare, hanno suoni specifici che ne rafforzano la personalità: dallo scalpiccio energico di un velociraptor a un roboante “ruggito” di una creatura più massiccia.
Infine, il doppiaggio. Pur non essendo un gioco narrativo in senso stretto, i personaggi principali e alcuni NPC sono doppiati con grande cura. Le battute di Niko e Luna, spesso spiritose e giocose, contribuiscono a renderli memorabili. Anche il malvagio Grimbald ha un tono drammatico e pomposo che ricorda i cattivi dei cartoni animati anni ’90, un tocco perfetto per il tono del gioco.
Passiamo alla parte grafica: La direzione artistica di Nikoderiko trova il giusto equilibrio tra nostalgia e modernità. I mondi di gioco esplodono di colori, con ambienti vibranti che catturano immediatamente l’attenzione. Dalle giungle rigogliose ai deserti sabbiosi fino alle grotte cristalline, ogni paesaggio è pieno di dettagli e piccoli tocchi che raccontano storie visive. Gli effetti di luce, in particolare, meritano una menzione: i raggi di sole che filtrano tra gli alberi o i riflessi sull’acqua aggiungono profondità agli ambienti senza sovraccaricare lo stile cartoon del gioco.
I personaggi sono altrettanto ben realizzati. Niko e Luna hanno animazioni fluide e piene di personalità: il modo in cui scivolano, saltano o usano le cavalcature comunica vivacità e carattere. Anche i nemici, pur ispirati a tipologie già viste, sono ben progettati e variano in base agli ambienti, mantenendo il design visivo interessante. Le animazioni delle cavalcature sono un altro punto forte: ognuna di loro si muove in modo unico, rendendo l’esperienza di gioco dinamica e varia.
La qualità tecnica è eccellente, il gioco mantiene un frame rate stabile, anche nelle situazioni più concitate con tanti nemici e oggetti in movimento. Non ho riscontrato glitch o problemi evidenti, segno che il team ha lavorato con attenzione alla stabilità.
Un primo passo di grande valore
Nikoderiko: The Magical World non reinventa il genere, ma non ha bisogno di farlo. Con un gameplay solido, meccaniche ben implementate e una grande attenzione ai dettagli, si presenta come un platformer che sa di classico senza mai risultare stantio. Il sistema delle cavalcature e la colonna sonora lo elevano, rendendolo un’esperienza memorabile per chiunque ami il genere.
Una piccola chicca a chiusura: il finale della trama lascia spazio per un potenziale sequel, con una piccola scena post-credit che potrebbe gettare le basi per il futuro del franchise. Questa scelta lascia la sensazione che Nikoderiko sia solo il primo capitolo di una storia più ampia.
Vea Games ha dimostrato di avere talento e passione. Non vedo l’ora di vedere cosa ci riserveranno in futuro!
VOTO 8/10
Pro
- Gameplay fluido e appagante
- Sistema delle cavalcature originale
- Colonna sonora straordinaria
Contro
- Trama poco originale
- Alcuni boss possono risultare impegnativi per i meno esperti