Con Farming Simulator 25, Giants Software amplia i suoi orizzonti portando i giocatori in un viaggio che unisce il fascino delle tradizioni orientali alle ultime tecnologie agricole. Dopo il successo dei capitoli precedenti, questa nuova edizione introduce ambientazioni inedite, meccaniche più profonde e un parco mezzi sempre più ricco. Il risultato è un’esperienza che, pur non rivoluzionando la formula, riesce a rinnovarsi con stile, offrendo sfide stimolanti sia per i veterani che per i neofiti.
Per la recensione ho giocato a Farming Simulator 25 su PlayStation 5 grazie a una copia offerta gentilmente dall’editore.
Un viaggio in Oriente: risaie, villaggi e bufali d’acqua
La novità più grande di Farming Simulator 25 è senza dubbio l’introduzione di una mappa ispirata all’Asia orientale. I giocatori si troveranno immersi in paesaggi suggestivi, tra campi di riso terrazzati, villaggi tradizionali e colline avvolte nella nebbia. Il nuovo motore grafico dà vita a questi scenari con dettagli eccezionali: la luce che si riflette sull’acqua delle risaie e le animazioni dei bufali d’acqua lasciano a bocca aperta, sebbene qualche difetto tecnico (come pop-in degli oggetti e texture meno curate in alcuni casi) ricordi che il lavoro non è ancora perfetto.
La coltivazione del riso rappresenta una vera e propria sfida. Per avere successo, bisogna gestire l’irrigazione delle risaie, lavorare con attrezzature specifiche e pianificare attentamente le stagioni di semina e raccolta. A questo si aggiungono nuovi animali, come le anatre e i già citati bufali d’acqua, che diversificano ulteriormente le attività di allevamento e gestione del bestiame.
Tra tradizione e profondità strategica
Se da un lato il gameplay resta fedele alla formula che ha reso celebre la serie, dall’altro Farming Simulator 25 introduce meccaniche che ne aumentano la complessità e la profondità strategica. La gestione delle nuove colture e l’ottimizzazione della produzione richiedono una pianificazione attenta, ma per chi è alle prime armi non mancano strumenti di supporto.
I nuovi NPC, come il “nonno” Walter e i suoi amici, sono pensati per accompagnare i giocatori nell’apprendimento delle basi. Tuttavia, i dialoghi sono spesso goffi e poco ispirati, e la loro utilità pratica è limitata. È un peccato, perché avrebbero potuto rendere l’esperienza più coinvolgente.
Il parco mezzi è ancora più ampio, con trattori, trebbiatrici e macchinari specializzati che riflettono fedelmente i modelli reali. Ogni macchina ha un comportamento unico: si passa dalla potenza imponente del Massey Ferguson alla velocità agile del Challenger MT635, che rende le operazioni di trasporto più rapide. Tuttavia, la crescente complessità nella scelta e nell’uso dei mezzi potrebbe scoraggiare i nuovi arrivati.
Grafica e tecnica: passi avanti, ma non abbastanza
Sul fronte visivo, Farming Simulator 25 segna un netto miglioramento rispetto ai predecessori. I dettagli delle macchine, le superfici del terreno e gli effetti atmosferici creano un’atmosfera immersiva e realistica. Tuttavia, non tutto è perfetto: problemi di ottimizzazione, cali di frame rate e texture a volte poco definite abbassano il livello complessivo dell’esperienza, specialmente su PC con impostazioni elevate.
Anche l’intelligenza artificiale dei lavoratori, che dovrebbe alleviare il carico di lavoro del giocatore, si dimostra altalenante. Sebbene utili in molte situazioni, i collaboratori virtuali lasciano spesso il lavoro incompleto o necessitano di costanti correzioni manuali, il che può diventare frustrante.
Contratti e dinamiche economiche
Un’altra novità di Farming Simulator 25 è la varietà di contratti disponibili. Questi incarichi permettono ai giocatori di guadagnare denaro svolgendo lavori agricoli per conto terzi. Tuttavia, il sistema di pagamento e noleggio dei macchinari presenta ancora sbilanciamenti, con costi a volte sproporzionati rispetto ai guadagni. Anche in questo caso, un po’ più di attenzione avrebbe migliorato l’esperienza.
La gestione economica rimane un pilastro del gameplay. Dovrai monitorare i prezzi delle colture, conservare i raccolti in silos nei periodi meno redditizi e decidere se investire in nuove proprietà o attrezzature. La presenza di diverse tipologie di aziende agricole – dal Nord America all’Europa Centrale, fino all’Asia Orientale – offre varietà e stimoli continui.
Un passo avanti, ma non rivoluzionario
Farming Simulator 25 è un titolo che soddisfa i fan più accaniti della serie grazie al suo realismo e alla sua profondità, ma non riesce a risolvere alcuni problemi storici. Le innovazioni introdotte – come la mappa orientale, le nuove colture e il motore grafico aggiornato – sono interessanti, ma i difetti tecnici e la curva di apprendimento ripida rischiano di scoraggiare i meno pazienti.
Se sei un amante delle simulazioni agricole, Farming Simulator 25 saprà regalarti ore di soddisfazione. Per i nuovi giocatori, però, potrebbe rivelarsi un campo un po’ troppo impegnativo da coltivare.
VOTO 7/10
Pro
- Nuova mappa asiatica e coltivazione del riso
- Realismo dei macchinari e delle meccaniche agricole
- Dettagli grafici migliorati
Contro
- Problemi tecnici e ottimizzazione
- Dialoghi e NPC poco coinvolgenti
- Intelligenza artificiale instabile