Indiana Jones sta per tornare con L’Antico Cerchio e noi siamo già pronti a calarci nel suo mondo di cappelli, fruste e fughe a perdifiato. Ma prima di indossare i panni del nostro archeologo preferito, facciamo un ripasso turbo delle sue avventure più iconiche. Ecco tutto quello che vi serve sapere per arrivare preparati (e non venire scambiati per degli avventurieri dilettanti).
Il Tempio Maledetto: Tra avvelenamenti, setti nasali e sacrifici umani
Anno 1935: Indiana Jones, fresco di drink avvelenato, scappa da un nightclub di Shangai con la cantante più isterica del cinema, Willie Scott, e Shorty, un ragazzino con un’auto (e battute) più grandi di lui. Dopo una scena che definire rocambolesca è riduttivo – fuga in canotto gonfiabile inclusa – si ritrovano in India, accolti da un villaggio disperato: gli hanno rubato una pietra sacra e pure i bambini. E chi può risolvere il problema? Ovviamente Indy, perché dire di no non è nel suo vocabolario.
Si arriva al sinistro palazzo di Pankot, dove la cena consiste in zuppa di occhi e cervello di scimmia (non chiedete). Scendendo nei sotterranei, Indy scopre un cultaccio che si diletta in sacrifici umani, con tanto di “estrazione a mano libera” di cuori pulsanti (grazie Mola Ram, sempre un piacere). Indy viene fatto prigioniero, drogato e praticamente lavato il cervello, ma per fortuna Shorty lo riporta in sé. Segue una delle scene più epiche di sempre: una corsa su un vagone in miniera e un confronto finale su un ponte sospeso. Indy taglia le corde, Mola Ram cade tra i coccodrilli, e la pietra sacra torna al villaggio. Fine dell’incubo (e della zuppa).
I Predatori dell’Arca Perduta: Nazisti, serpenti e facce che si sciolgono
Anno 1936: un idolo d’oro, un tempio pieno di trappole e un rivale antipatico (ciao Belloq). Dopo aver rischiato la vita per un souvenir da mercatino, Indy si ritrova catapultato nella sua vera missione: trovare l’Arca dell’Alleanza prima che i nazisti la usino per dominare il mondo.
Nel mezzo ci sono un’amuleto, Marion (ex fidanzata con un caratterino niente male) e un bar che finisce in fiamme. E ancora: fughe, risse al mercato e la celebre scena dello spadaccino che fa il figo… fino a che Indy non lo liquida con un colpo di pistola.
Riuscito a mettere le mani sull’Arca (spoiler: dura poco), Indy finisce catturato dai nazisti. Ma quando Belloq e soci decidono di aprire l’Arca per un rituale mistico, scatenano qualcosa di ben poco piacevole: saette, volti che si sciolgono e teste che esplodono. Indy e Marion si salvano chiudendo gli occhi, mentre il resto del cast fa una brutta fine. Alla fine l’Arca finisce in un magazzino governativo (grazie mille, burocrati), ma almeno Indy ha Marion al suo fianco.
Pronti per l’Antico Cerchio?
E ora tocca a Indiana Jones e l’Antico Cerchio, ambientato nel 1937, subito dopo alle due avventure appena raccontate. Aspettatevi tutto: pugni, trappole mortali, un pizzico di ironia e un sacco di corse contro il tempo. Mettetevi comodi (ma non troppo, che con Indy è sempre un fottuto chaos, e noi che stiamo giocando al titolo da diversi giorni non possiamo che confermarlo) e preparatevi per un’avventura davvero duratura. Il cappello ce l’avete? Bene, si parte!