Se dovessi scegliere un solo gioco in grado di tenermi incollato allo schermo quest’anno, senza alcun dubbio sarebbe Indiana Jones e l’Antico Cerchio. Sviluppato da MachineGames e pubblicato da Bethesda Softworks, non è solo un tributo al leggendario archeologo con frusta e fedora, ma un’esperienza coinvolgente che ti catapulta in un mondo videoludico dove il vero protagonista è il senso di scoperta, il quale diventa il motore che guida ogni passo dell’avventura.
Per questa recensione abbiamo avuto il piacere di giocare Indiana Jones e l’Antico Cerchio sia su Xbox Series X che su GeForce NOW Ultimate grazie a una copia offerta gentilmente dall’editore.
A spasso con Indy: Un’avventura tra misteri e nazisti
La storia di Indiana Jones e l’Antico Cerchio inizia con un evento che sconvolge la tranquilla routine di Indy al Marshall College. Un misterioso personaggio irrompe nel campus per rubare un antico artefatto, scatenando una serie di eventi che porteranno il nostro archeologo a viaggiare per il mondo alla ricerca di risposte.
L’intreccio narrativo è un mix perfetto tra intrighi storici, enigmi archeologici e scontri con vecchie conoscenze, tra cui il classico antagonista per eccellenza: i nazisti. Tuttavia, l’Antico Cerchio non si limita a seguire la formula classica dei film. Ogni capitolo della trama è costruito con cura, introducendo personaggi nuovi e vecchi, colpi di scena e rivelazioni.
Uno degli aspetti più interessanti è come il gioco riesca a inserirsi perfettamente tra gli eventi de I Predatori dell’Arca Perduta e L’ultima Crociata, senza risultare mai forzato. Per chi volesse un approfondimento sul background del personaggio e su cosa lo ha portato agli eventi di questo gioco, consiglio di dare un’occhiata al nostro veloce recap degli eventi che precedono l’Antico Cerchio. Vi aiuterà a entrare ancora più nel mood e a cogliere ogni riferimento nascosto.
Cura maniacale dei dettagli
La trama di Indiana Jones e l’Antico Cerchio è davvero straordinaria, una delle migliori scritture che il mondo dei videogiochi ci abbia regalato negli ultimi anni. Ogni arco narrativo è ben costruito e, fatta eccezione per qualche piccolo calo negli atti finali, mantiene sempre alta la tensione. Gli sviluppatori riescono a sfidare la noia, portandoci in un’avventura dove i dialoghi brillanti e i colpi di scena ben piazzati non si limitano a seguire i cliché dei film, ma vanno decisamente oltre, mantenendo la trama sempre intrigante.
La direzione artistica fa poi il resto, con una grafica mozzafiato che restituisce ogni ambiente con una ricchezza di dettagli incredibile. L’illuminazione dinamica gioca un ruolo fondamentale, esaltando la bellezza dei riflessi sull’acqua e i bagliori dorati dei deserti, e conferendo a ogni scenario un’atmosfera unica. Ogni luogo, dal muschio sui templi alle distese sabbiose, è progettato con una cura maniacale che rende l’intero mondo di gioco straordinariamente vivo.
A rendere il tutto ancora più coinvolgente è il sound design impeccabile che accompagna ogni momento con suoni ambientali realistici, mentre la colonna sonora, con richiami al tema classico di Indiana Jones, si adatta perfettamente ai momenti d’azione, aggiungendo profondità all’esperienza. L’eccellente doppiaggio italiano – rarissimo di questi tempi – correda una direzione artistica esemplare. Alessandro D’Errico alla prese con le voci di Indy non fa assolutamente sentire la mancanza di Michele Gammino, voce ufficiale di Harrison Ford nei film.
Il piacere della scoperta
Indiana Jones e l’Antico Cerchio bilancia perfettamente narrazione, esplorazione, azione e puzzle-solving. La trama, sempre coerente in ogni aspetto del gioco, trova il suo massimo splendore nelle oltre quattro ore di cutscene non skippabili, che si alternano in modo sapiente durante l’esperienza. Ma anche il design dei puzzle è uno tra gli aspetti più affascinanti del gioco. Non si tratta mai di enigmi semplici o ripetitivi, ma di sfide complesse e ben integrate nella storia. Ogni puzzle diventa un tassello fondamentale di un grande mosaico che si svela gradualmente. Risolverli non è mai un compito banale, ma un’esperienza che ti fa sentire come un vero archeologo, impegnato a svelare antichi misteri e segreti dimenticati, grazie soprattutto alla sua preziosa macchina fotografica.
L’esplorazione è altrettanto appagante. Ogni ambiente è ricco di dettagli che invitano alla curiosità, alla ricerca di segreti nascosti e alla scoperta di nuovi misteri. Le ambientazioni sono molto più di semplici paesaggi da attraversare: sono racconti visivi che ti immergono in un mondo vivo, ricco di storie da raccontare. Ogni angolo, ogni dettaglio, è pensato per farti riflettere e ti spinge a fermarti e osservare, per non perderti nulla.
Il combattimento è calibrato con maestria. Indiana Jones non è un soldato e il gameplay riflette questa scelta. Non ci sono sparatorie incessanti, ma fasi di combattimento misurate. Il gioco premia un approccio stealth, consentendoti di aggirare i nemici o sorprenderli alle spalle. Ovviamente anche l’arte del travestimento la farà da padrone con sezioni nel Vaticano travestiti da preti o da camicie nere. Quando il confronto diretto diventa inevitabile, le sparatorie sono intense ma sporadiche, rendendo ogni colpo significativo – e occhio a non far troppo rumore. Le scazzottate, tipiche del personaggio di Indy, sono dinamiche e coreografate con cura, specialmente quando si sfrutta l’ambiente circostante, come lanciarsi contro i nemici utilizzando oggetti di scena.
L’intelligenza artificiale dei nemici, pur non essendo la migliore mai vista in un videogioco, è ben strutturata e mai frustrante. L’IA è sempre reattiva, rendendo ogni confronto stimolante, specialmente alle difficoltà più alte, dove non esita a punire i tuoi errori, costringendoti a ripensare costantemente le tue strategie.
Per quanto riguarda la gestione della visuale, il gioco predilige una prospettiva in prima persona, ma in alcune sezioni si sposta dietro le spalle di Indy per offrirci un controllo migliore sulla nostra posizione nello spazio circostante. Questa alternanza tra le due prospettive è gestita con grande abilità, offrendo un’esperienza di gioco fluida e coinvolgente. Le performance sono eccellenti, con un framerate stabile sia su GFN Ultimate che su Xbox Series X, garantendo un’esperienza senza interruzioni e altamente reattiva.
Questione di scelte
Arrivati a questo punto della recensione, è chiaro che Indiana Jones e l’Antico Cerchio si impone come uno dei capolavori videoludici di quest’anno, non solo per la qualità del gameplay, ma anche per le scelte artistiche che ne arricchiscono il valore complessivo. Il cast è uno degli elementi che contribuisce maggiormente a questa riuscita: Alessandra Mastronardi, la Gina di I Cesaroni, dona al suo personaggio un carisma irresistibile, mentre Marios Gavrilis, nel ruolo di Emmerich Voss, il nemico principale, offre una performance che incarna alla perfezione l’antagonista illuminato. Ma non sono solo interpretazione o doppiaggio a fare la differenza: la sequenza iniziale, un omaggio diretto a I Predatori dell’Arca Perduta aggiunge una dimensione cinematografica che sin dal principio fa capire che Indiana Jones e l’Antico Cerchio non scherza affatto.
E se c’è una decisione che davvero spicca, è quella delle location. MachineGames ha saputo selezionare i luoghi più misteriosi e affascinanti del nostro pianeta, trasformandoli nei palcoscenici perfetti per le gesta di Indy. Dalla polverosa Giza alle meraviglie del Vaticano, passando per le suggestioni di Sukhothai, ogni missione sembra immergerti in un angolo del mondo ricco di storia e di segreti.
Un gioco che fa amare davvero l’Avventura
Indiana Jones e l’Antico Cerchio non è solo un videogioco: è un’esperienza. È uno di quei titoli che ti fa dimenticare tutto il resto, che ti immerge completamente e che ti fa sentire come se fossi tu l’esploratore, il detective, il protagonista. E non capita spesso di trovare un gioco capace di darti così tanto.
Se ami l’avventura, le storie ben scritte e il piacere della scoperta, non puoi lasciartelo scappare, è un viaggio che vale la pena intraprendere.
Indiana Jones e l’Antico Cerchio è disponibile su PC e Xbox Series X/S, anche tramite Game Pass. Inoltre, è fruibile su Xbox Cloud Gaming, GeForce NOW e Boosteroid. Il lancio su PlayStation 5 è previsto nella primavera del prossimo anno.
VOTO 9/10
Pro
- Trama coinvolgente e coerente
- Direzione artistica impeccabile
- Gameplay variegato e ben dosato
- Location e cast eccezionali
Contro
- Leggeri cali narrativi nel finale
- AI dei nemici migliorabile
- Qualche sporadico bug grafico
- Animazioni un po’ legnose