Ci sono giochi che, fin da subito, riescono a catturarti con il loro carisma unico. The Thaumaturge è uno di quei titoli che non solo racconta una storia, ma ti trascina dentro un’epoca e un mondo così vivi che quasi ti sembra di poterne sentire gli odori, toccare i materiali e ascoltare i mormorii delle strade. Dopo averlo recensito su PC a inizio anno, ero curioso di vedere come avrebbe reso su Xbox. Ora, dopo ore di gioco, posso dirvi che l’esperienza non ha perso un briciolo del suo fascino. Anzi, in alcuni aspetti, l’ho trovata ancora più coinvolgente.
Una storia che ti parla, se ti lasci coinvolgere
The Thaumaturge racconta la storia di Wiktor Szulski, taumaturgo in un’epoca in cui magia, politica e disperazione si intrecciano in un mix irresistibile. Il 1905 non è solo uno sfondo, ma un vero e proprio personaggio: la Varsavia del Congresso di Polonia, oppressa dal dominio russo, prende vita con una tale forza narrativa che mi sono ritrovato a cercare informazioni storiche sul periodo, quasi volessi saperne di più per capire meglio le tensioni che il gioco racconta.
Wiktor, il protagonista, non è l’eroe classico, ma un uomo tormentato dai propri fallimenti, dalle perdite e da quel vuoto che il distacco dal suo salutore più fidato, Upyr, ha lasciato. È un personaggio che non puoi fare a meno di sentire vicino. Mi è piaciuto particolarmente il modo in cui il gioco riesce a bilanciare i suoi conflitti interiori con quelli più grandi del mondo in cui vive. Mi sono chiesto spesso: Come reagirei io al suo posto? Avrei il coraggio di affrontare certe verità o mi lascerei sopraffare?
In più, il gioco non ha paura di mettere in discussione le tue scelte: alcune decisioni che ho preso mi sono rimaste addosso per un po’, facendomi riflettere sul concetto di giusto e sbagliato in un mondo dove le linee morali sono volutamente sfocate.
Un’esperienza sorprendentemente fluida
Ammetto di essere sempre un po’ scettico quando si tratta di adattamenti da PC a console. Mi chiedo sempre: funzionerà bene con un controller? Con The Thaumaturge su Xbox, posso dire che sì, funziona, e anche molto bene. I comandi sono intuitivi e il sistema di combattimento, basato su strategie e abilità magiche, si adatta perfettamente al controller.
Una delle cose che ho apprezzato di più è stata la varietà del gameplay. Non si tratta solo di combattere: c’è un’intera dimensione sociale da esplorare, fatta di interazioni con i personaggi non giocanti, indagini e dialoghi che richiedono attenzione. Durante una sequenza particolarmente tesa, dove dovevo usare la mia influenza taumaturgica per scoprire informazioni cruciali, mi sono reso conto di quanto il gioco ti faccia sentire parte integrante della narrazione. Non stai solo giocando, stai vivendo le conseguenze delle tue scelte.
Un salto indietro nel tempo (nel modo giusto)
La resa grafica su Xbox Series X è spettacolare. Varsavia e i suoi quartieri sembrano davvero vivi: dalle strade acciottolate alle luci tremolanti dei lampioni, ogni dettaglio sembra gridare guardami, sono reale. Anche i personaggi, con le loro animazioni fluide e le espressioni ben definite, contribuiscono a creare quell’immersione totale che amo in un gioco di ruolo.
Devo ammettere che mi sono fermato più volte semplicemente a guardare l’orizzonte o a osservare i dettagli degli interni. C’è una cura quasi maniacale per i particolari che raramente si trova nei giochi moderni. Anche durante le sequenze magiche e nei combattimenti più frenetici, il gioco mantiene una fluidità impeccabile, senza mai perdere di vista l’importanza di far sentire il giocatore al centro dell’azione.
Emozioni in sottofondo
Mi ha sorpreso quanto la musica riesca a completare l’esperienza. Non è invadente né eccessiva: sembra quasi accompagnarti in punta di piedi, sottolineando i momenti chiave senza distrarre. Una traccia in particolare, ascoltata durante una scena intensa, mi ha fatto venire i brividi. È uno di quei dettagli che dimostrano quanto il team di sviluppo abbia capito l’importanza di creare un’atmosfera coerente e avvolgente.
Perché questo gioco mi è rimasto dentro
Concludere un gioco come The Thaumaturge non significa semplicemente raggiungere i titoli di coda. È una di quelle esperienze che ti lascia qualcosa, un senso di pienezza, ma anche una voglia di tornare indietro, rigiocare e scoprire cosa avresti potuto fare diversamente.
Su Xbox, The Thaumaturge si dimostra un titolo imprescindibile per chi ama i giochi di ruolo profondi e narrativamente complessi. Ma più di ogni altra cosa, è un gioco che ti fa riflettere: sulla magia, sì, ma anche sul potere, sulle scelte, e su come anche il più piccolo dei dettagli possa influire sul destino di un’intera storia.
Forse è questo che rende The Thaumaturge speciale: la sensazione che, alla fine, non sia solo un gioco. È un viaggio. E se siete pronti a lasciarvi trasportare, vi prometto che ne vale la pena.
VOTO 8/10
Pro
- Profondo, bilanciato, affascinante
- Scelte che contano
- Perfetto su Xbox
Contro
- Lento
- Manca l’italiano