Bandai Namco ci propone Tales of Graces f Remastered spingendoci, così, ad tuffo nel passato, a un viaggio nostalgico di una serie JRPG che ha sempre oscillato tra grandi successi e passi falsi. Il titolo appertiene alla serie Tales, nello specifico si tratta del dodicesimo capitolo della saga che è anche, non a caso, uno dei più controversi. Per molti fan, infatti, questo capitolo rappresenta una combinazione unica: da un lato, un sistema di combattimento che brilla ancora oggi, e dall’altro, una narrazione che divide il pubblico. Dopo aver dedicato decine di ore a questa avventura, mi sono fatto un’idea precisa: è un gioco che riesce a bilanciare luci e ombre, ma con un’anima che merita di essere scoperta.
Una storia che cerca di emozionare
La trama di Tales of Graces f Remastered è un racconto di amicizia, crescita personale e seconde possibilità: Asbel Lhant, un giovane testardo e impulsivo, desidera proteggere chi ama ma per fare questo dovrà intraprendere un viaggio di redenzione. Al centro della narrazione non può mancara una ragazza, Sophie, giovane misteriosa senza memoria che rappresenta il cuore emotivo della storia.
Sebbene l’arco narrativo di Asbel sia prevedibile e il tema dell’amicizia venga ripetuto fino allo sfinimento, il gioco riesce a creare momenti memorabili grazie al cast di supporto. Pascal, l’eccentrica inventrice, e Malik, la guida saggia e composta, spiccano come personaggi che sanno catturare l’attenzione. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, la storia non raggiunge mai un alto grado di solidità, collocandosi quindi ad un livello medio, senza però eccellere. Mancano quei colpi di scena che ti lasciano a bocca aperta, e spesso ho avuto la sensazione che il gioco non osi abbastanza.
Un combattimento che non invecchia
Il vero gioiello di Tales of Graces f Remastered è il sistema di combattimento, che rimane uno dei migliori della serie. È rapido, strategico e pieno di possibilità. Il gioco ti spinge a sperimentare, a combinare abilità e attacchi per creare combo spettacolari. Questo è reso possibile dal sistema dei titoli, un meccanismo unico che premia ogni piccolo progresso, dalle battaglie vinte ai semplici passi compiuti nel mondo di gioco.
Ogni personaggio ha il suo stile di combattimento distintivo, e padroneggiare le diverse meccaniche è una sfida che rimane appagante fino alla fine. La possibilità di schivare al momento giusto per poi rispondere con una raffica di mosse o sfruttare le abilità complementari del party mantiene le battaglie dinamiche e divertenti, senza perdere mai il loro fascino. Ho apprezzato particolarmente questo aspetto perchè è raro che un sistema di combattimento in un JRPG mantenga la sua freschezza per tutta la durata del gioco, ma Tales of Graces f ci riesce alla grande!
Un mondo che non brilla come dovrebbe
Se il combattimento è il punto forte, l’ambientazione purtroppo lascia un po’ a desiderare. Nonostante il gioco cerchi di raccontare un mondo vasto e variegato, ciò che vediamo in realtà è un insieme di corridoi che collegano città e dungeon, limitando la sensazione di esplorazione. La linearità non è di per sé un problema, ma il contrasto tra le promesse della narrazione e ciò che effettivamente ti viene concesso di perlustrare crea una dissonanza, a mio parere, difficile da ignoraresoprattutto in un JRPG che dovrebbe immergerti in un universo vivo e pulsante.
Fortunatamente, il design dei personaggi e le cutscene in stile anime aggiungono un tocco di fascino, dando carattere e personalità a ogni momento. Anche se il gioco tradisce le sue origini datate, la rimasterizzazione fa il possibile per modernizzare l’esperienza con una risoluzione più alta e un frame rate stabile (60 fps sulle piattaforme più potenti). Non aspettiamoci miracoli: Tales of Graces f Remastered non è un gioco che impressiona per la qualità grafica, ma riesce comunque a essere piacevole da guardare.
Le piccole aggiunte che fanno la differenza
Un punto a favore di Tales of Graces f Remastered è rappresentato dai piccoli dettagli aggiunti in questa edizione, come le icone per indicare eventi a tempo limitato o la possibilità di disabilitare gli incontri casuali, decisamente un toccasana per chi ama esplorare senza interruzioni. Inoltre, quasi tutto il DLC originale è incluso, rendendo questa versione la più completa mai pubblicata. Certo, queste opzioni non stravolgono il gioco, ma dimostrano una certa cura nell’adattare l’esperienza alle esigenze moderne dei giocatori.
Un po’ a malincuore, devo ammettere che l’assenza di veri contenuti nuovi limita l’appetibilità di questa versione per chi ha già giocato l’originale, tanto da poter compromettere la valutazione di un secondo acquisto. Un mondo più vivo, con zone che rispecchiassero meglio la narrativa ambiziosa, avrebbe certamente reso l’esperienza più completa.
Un remaster che convince, ma non stupisce
In conclusione, Tales of Graces f Remastered sa ancora come intrattenerci grazie a un sistema di combattimento interessante e ad un cast di personaggi che rendono la storia piacevole nonostante qualche difetto narrativo. Per i fan dei JRPG o della serie Tales, questo remaster vale il tuo tempo. È un ritorno al passato che, pur con qualche imperfezione, sa come conquistare il cuore dei giocatori. Tuttavia, le sue radici datate si fanno sentire, specialmente nel design del mondo e nella mancanza di innovazione significativa.
VOTO 7.5/10
Pro
- Sistema di combattimento rapido e profondo
- Personaggi secondari carismatici
- Migliorie alla qualità della vita
- DLC incluso
Contro
- Trama prevedibile e a tratti ripetitiva
- Ambientazioni lineari e poco ispirate
- Mancanza di nuovi contenuti significativi