
Se c’è un genere di sport che si presta perfettamente al mondo dei videogiochi, quello è il wrestling. Movenze esagerate, personaggi fuori di capoccia e colpi di scena degni di una soap opera: tutto quello che serve per un’esperienza virtuale esplosiva. WWE 2K25 raccoglie questa eredità e la porta sul ring con una formula che bilancia novità e gradite conferme.
Dopo l’eccellente capitolo dello scorso anno, il titolo sviluppato da Visual Concepts e 2K Games torna così per l’ennesima volta sotto i riflettori, consolidando il suo dominio nel panorama dei giochi di wrestling.
Titolo giocato su Xbox Series X grazie a una copia offerta gentilmente dall’editore.
Squadra che vince non si cambia… o quasi
Chi ha giocato WWE 2K24 si sentirà subito a casa, perché il gameplay di base è rimasto pressoché invariato. Ma non è una cattiva notizia: il sistema di combattimento funziona, è fluido e riesce a catturare il feeling di un match di wrestling. La grande novità è il ritorno del Chain Wrestling, una meccanica che aggiunge un pizzico di strategia in più nelle prime fasi del match, costringendo i giocatori a muoversi rapidamente per trovare il punto giusto e prendere il sopravvento.
Il gameplay di WWE 2K25 ci fa sentire incredibilmente liberi, dandoci la sensazione di poter fare quasi qualsiasi cosa. Dalle mosse classiche ai momenti più spettacolari, il gioco offre un’ampia gamma di possibilità, rendendo ogni match unico e imprevedibile. Inoltre, nonostante la sua complessità e profondità, è sorprendentemente intuitivo una volta superato il dettagliato tutorial iniziale.
Anche gli oggetti a nostra disposizione sono molteplici, così come le tipologie di lotte e le arene. Questa varietà ci avvicina moltissimo all’esperienza di uno show WWE, facendo sentire i giocatori davvero parte dello spettacolo. E per chi, come me, è cresciuto guardando Eddie Guerrero e Rey Mysterio su Italia 1, questo capitolo è probabilmente la riproposizione più fedele di quanto visto su schermo anni fa.
Dal punto di vista tecnico, le animazioni sono più fluide che mai, con un miglioramento nella fisica dei colpi e nelle transizioni tra le mosse. Il sistema di contromosse è ben calibrato e offre il giusto equilibrio tra sfida e accessibilità, mentre l’IA avversaria è stata leggermente ritoccata per rendere gli incontri più realistici.
Ovviamente, con tutta questa libertà a disposizione, qualche compromesso è inevitabile. Capita, ad esempio, di voler salire all’angolo per lanciarsi dalla terza corda, solo per ritrovarsi invece a rimbalzare goffamente sulle corde centrali. Non che i controlli siano imprecisi o poco reattivi – anzi, rispondono bene ai comandi – ma considerando la vastità di mosse e situazioni gestibili con pochi tasti, è inevitabile che ogni tanto capiti qualche imprevisto.
Modalità di gioco: alti, bassi e colpi di scena
Le modalità più amate tornano con alcune migliorie degne di nota. La Modalità Showcase quest’anno si concentra sulla Bloodline e sulla storia delle famiglie Anoa’i, Fatu e Maivia, con Paul Heyman che fa da narratore d’eccezione. Il mix tra filmati d’archivio e momenti ricreati in-game funziona bene, anche se la tendenza a riscrivere la storia in favore di un dominio totale della Bloodline rende il tutto poco realistico ma d’altronde stiamo parlando di wrestling.
MyRise offre una storia interessante con il tuo personaggio personalizzato impegnato a difendere la WWE da un’invasione di superstar dell’NXT. Il doppiaggio lascia un po’ a desiderare, ma il tutto è condito da un’ottima dose di momenti folli – e quando la giocherete capirete esattamente di cosa parlo – e decisioni che influenzano l’andamento della carriera.
Alla fine della carriera sarà possibile ricominciare in una sorta di Nuovo Gioco+, permettendo di cambiare le proprie decisioni per sbloccare tutte le ricompense alternative. Tuttavia, sebbene il gioco offra un riepilogo delle scelte effettuate, questo si azzererà insieme alla storia. Di conseguenza, a meno di non annotarle manualmente, sarà impossibile ricordare quali decisioni si sono prese in precedenza.
MyGM e Universe tornano con poche novità, ma quelle presenti fanno la differenza: la possibilità di gestire i promo e sfidare amici online in MyGM era attesa da tempo, e si rivela un’aggiunta tanto limitata quanto preziosa. Poche, ma ottime innovazioni. E poi c’è MyFaction… che è esattamente quello che ti aspetti: un sistema basato sulle carte, con meccaniche da collezione e l’immancabile spinta verso le microtransazioni. Nulla di nuovo sotto il sole, ma se ami il genere, avrai comunque pane per i tuoi denti.
L’Isola a pagamento
Tra le novità di WWE 2K25, una delle più ambiziose è The Island, un’esperienza completamente nuova riservata ai giocatori su PS5 e Xbox Series X|S. L’idea alla base è intrigante: un torneo esclusivo organizzato da Roman Reigns su un’isola remota, dove i lottatori devono dimostrare il proprio valore per guadagnarsi un contratto WWE e l’approvazione del Tribal Chief.
The Island si distingue per la sua struttura open-world, con quattro distretti tematici ispirati al mondo WWE, ognuno dei quali offre missioni, sfide e arene uniche in cui mettere alla prova il proprio MySUPERSTAR, il lottatore personalizzato che può essere costruito e potenziato con un sistema di progressione basato su XP, VC e badge speciali.
Il cuore di The Island è l’aspetto multiplayer: fino a 50 giocatori possono condividere lo stesso server, interagendo, affrontandosi in sfide PvP e scalando le classifiche attraverso un sistema di ranking suddiviso in cinque tier, da Bronzo a Diamante. Inoltre, il sistema di personalizzazione è particolarmente ricco, con numerosi marchi come Nike, Jordan e Puma che permettono di modificare il proprio lottatore con abiti e accessori esclusivi.
Se da un lato l’idea di un’esperienza open-world WWE è affascinante, alcuni aspetti dell’esecuzione mi hanno lasciato perplesso. Gli ambienti, seppur dettagliati, talvolta risultano poco vivi, e la componente Pay-to-Win è presente, sebbene mitigata da un sistema di progressione che permette comunque ai giocatori di migliorare il proprio personaggio attraverso il gameplay.
Sudore, sangue e spettacolo
Dal punto di vista tecnico, WWE 2K25 è un vero spettacolo visivo. I modelli poligonali dei lottatori sono estremamente dettagliati, con texture ad alta risoluzione che rendono i volti, i costumi e persino i tatuaggi incredibilmente fedeli alle controparti reali. Le animazioni sono state ulteriormente affinate, risultando più fluide e naturali, con transizioni tra le mosse meno legnose rispetto al passato.
Uno degli aspetti più impressionanti è l’attenzione maniacale ai dettagli. Il sangue, disattivabile dalle impostazioni, si accumula progressivamente durante il match, contribuendo a una resa visiva più brutale e realistica, mentre i segni della fatica si fanno sempre più evidenti con il passare dei minuti.
Anche il comparto illuminotecnico è stato affinato: i riflessi sono più naturali, le ombre meglio definite e il gioco di luci sugli ingressi dei wrestler ricrea alla perfezione l’atmosfera elettrizzante di un vero show WWE. Il risultato è un impatto visivo ancora più cinematografico e coinvolgente.
Se già lo scorso anno il comparto tecnico aveva convinto, WWE 2K25 alza ulteriormente l’asticella, offrendo la rappresentazione più fedele e spettacolare che il franchise abbia mai visto.
Lo show migliore sul mercato
WWE 2K25 conferma e perfeziona quanto di buono è stato fatto nei capitoli precedenti, consolidandosi come il miglior videogioco di wrestling disponibile oggi. Il gioco offre un gameplay solido, un roster vasto e tante modalità che assicurano un’esperienza completa, accompagnata da un comparto tecnico di altissimo livello che regala ore di puro divertimento. Tuttavia, il problema delle microtransazioni, ormai parte integrante di questo genere, continua a persistere, influenzando anche la nuova modalità The Island.
VOTO 8.5/10
Pro
- Tecnicamente perfetto
- Ottimo roster
- Showcase e MyRise assolutamente da vivere
- Gameplay sempre più intuitivo
Contro
- Qualche dubbio su The Island
- Troppe micro-transazioni