
In un’epoca in cui tra remake, remaster e persino remake dei remaster l’industria videoludica sembra vivere più nel passato che nel presente, non mi capita spesso di imbattermi in un rifacimento che abbia davvero qualcosa da dire. Eppure, Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate riesce nell’impresa. Non è solo un ritorno, è una rinascita: prende le basi dell’esclusiva Xbox 360 del 2013 e le rielabora con rispetto, passione e una buona dose di ambizione.
Sviluppato da Rocket Panda Games, questo Ultimate è molto più di una semplice riedizione. È la versione definitiva di un titolo che, nel tempo, si è guadagnato l’affetto di una nicchia di appassionati grazie al suo stile anime, al ritmo frenetico e al perfetto equilibrio tra azione a scorrimento e meccaniche da picchiaduro. Oggi, con il passaggio all’Unreal Engine 5, si presenta con un comparto tecnico rinnovato, finalmente capace di valorizzare tutto il suo potenziale.
Cuore arcade, anima moderna
Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate è, prima di tutto, un tributo sincero al genere beat ’em up. Quello vero, alla Final Fight o Streets of Rage, dove l’azione si sviluppa a suon di combo, schivate e super mosse esplosive. Ma c’è di più.
A differenza di molti suoi predecessori spirituali, questo titolo introduce elementi RPG che aggiungono profondità e longevità. Ogni personaggio può salire di livello, sbloccare abilità, potenziare statistiche e personalizzare il proprio stile di gioco. Il risultato è un gameplay sorprendentemente moderno, molto più vario dell’originale, che premia la padronanza delle meccaniche tanto quanto l’istinto da button masher.
Chiaramente, arriva anche lo shop e l’introduzione dei bonus passivi: piccoli potenziamenti che possono essere sbloccati e migliorati durante l’avventura. Questi elementi aggiungono una componente strategica alla progressione e incentivano a sperimentare build e stili di gioco diversi con ogni personaggio.
Storia semplice ma efficace
La narrazione non è il piatto forte del gioco, ma svolge bene il suo compito: ci mette nei panni di un gruppo di eroine pronte a salvare il mondo (e la sorella di una di loro) dalle grinfie del misterioso Phantom. Il tono è volutamente esagerato, fortemente nipponico, con personaggi coloratissimi e un’estetica anime che fa il suo dovere. Il tutto è condito da dialoghi autoironici e situazioni sopra le righe che, senza mai prendersi troppo sul serio, contribuiscono all’atmosfera leggera e scanzonata.
Veste tecnica all’avanguardia
Il vero salto di qualità rispetto alle versioni precedenti è nella resa visiva e nella fluidità. Il passaggio all’Unreal Engine 5 ha permesso di migliorare sensibilmente le performance: niente più rallentamenti o cali di frame nei momenti più caotici. Il gioco gira liscio come l’olio, anche quando lo schermo esplode di nemici, effetti visivi e super mosse.
Pur mantenendo lo stile chibi e l’estetica 16-bit che ha reso iconico il titolo originale, Battle Grounds Ultimate offre animazioni più fluide, fondali più ricchi e una direzione artistica più curata. Il tutto senza snaturare l’identità visiva che ha conquistato i fan della prima ora.
Tante modalità, zero noia
Oltre alla modalità Storia, Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate offre una buona varietà di contenuti pensati per tenere alta la rigiocabilità. C’è la classica Arcade Mode, ideale per chi cerca sfide a tempo o a punteggio, perfetta per rivivere l’atmosfera delle sale giochi. A questa si affianca la Battle Mode, che permette a un massimo di 8 giocatori di affrontarsi in combattimenti in stile picchiaduro, con un roster ampio e variegato. Completano il pacchetto le modalità online e la coop locale, pensate per godersi l’azione insieme agli amici, sia sul divano che a distanza.
Un gioco per nostalgici… ma non solo
Certo, Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate ha i suoi limiti. La struttura può risultare un po’ ripetitiva, soprattutto per chi non è abituato al genere. Alcuni nemici e scenari vengono riutilizzati con variazioni minime. Ma per chi ama i picchiaduro a scorrimento, tutto questo fa parte del pacchetto. Anzi, è un richiamo voluto alla golden age delle sale giochi.
Un ritorno col botto
Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate non è solo un’operazione nostalgia: è una dimostrazione concreta di come un gioco apparentemente semplice possa diventare profondo, appagante e divertente anche nel 2025. Perfetto per partite mordi e fuggi, ma capace anche di offrire ore di approfondimento grazie al sistema di progressione e alle modalità extra.
Se ami i beat ’em up, questo è un titolo che merita un posto nella tua collezione. E se non li ami… beh, potrebbe essere quello giusto per farti cambiare idea.
VOTO 8/10
Pro
- Gameplay ancora più profondo
- Ottima la nuova veste grafica
- Modalità di gioco ricche
- Online e coop
Contro
- Ripetitività
- Riciclo di nemici e scenari