
Dopo un paio di esperienze discutibili con puzzle game pubblicati da Eastasiasoft, torno a infilare gli scarponi virtuali con Skater’s Solstice, un nuovo rompicapo a scorrimento su ghiaccio che promette scivolate tattiche e sfide da congelamento neurale. Ma la domanda è lecita: vale davvero la pena affrontare cinquanta livelli di gelo e frustrazione o è meglio lasciarlo al freddo sullo store?
Scivola che ti passa (forse)
Sviluppato da Double Mizzlee, Skater’s Solstice è un puzzle game top-down nel quale controlli un pattinatore deciso a trovare l’uscita in ogni livello. Il gameplay è semplice: muovi il personaggio in una direzione e lui continuerà a scivolare fino a sbattere contro un ostacolo. In ogni stage puoi anche raccogliere fino a tre stelline opzionali, ma l’obiettivo principale è sempre raggiungere l’uscita.
I primi livelli scorrono via lisci come il ghiaccio che li compone, ma presto la situazione si complica. Spuntano spuntoni mortali, portali che ti teletrasportano chissà dove e ambientazioni sempre più ampie, tanto che una parte consistente del livello è fuori dallo schermo. Tradotto: vai alla cieca, sperando di non atterrare su una trappola mortale o di non dover rifare tutto da capo.
Più grande non è sempre meglio
Sebbene il gioco offra cinquanta livelli, la varietà degli enigmi è sorprendentemente limitata. Dopo i primi cinque minuti hai già visto tutto ciò che il gioco ha da offrire in termini di meccaniche. E quando i livelli diventano più grandi, non diventano più divertenti: diventano solo più frustranti.
La visuale limitata, combinata con elementi come gli spuntoni temporizzati e i portali casuali, trasforma alcuni livelli in un esercizio di tentativi ed errori, più che in una sfida logica. La difficoltà non cresce in modo naturale, ma oscilla senza senso tra livelli banali e altri insensatamente punitivi.
Estetica fredda come il ghiaccio (in tutti i sensi)
Visivamente, il gioco è funzionale ma privo di personalità. Il pattinatore è carino da vedere e riconoscibile, ma l’ambiente intorno a lui è ripetitivo e poco ispirato. Una manciata di alberi clonati, neve qua e là, e tanta, tantissima, monotonia visiva.
La colonna sonora? Praticamente assente. E forse è meglio così, almeno non ti stressa ulteriormente mentre cerchi di evitare l’ennesimo teletrasporto nel vuoto.
Una nota positiva per i cacciatori di obiettivi
C’è però una luce in fondo al tunnel ghiacciato: i 1000G si portano a casa in circa un’ora anche senza guida, rendendo il gioco un ottimo affare per gli achievement hunter. Costa poco, richiede poco tempo, e fa il suo sporco dovere se il tuo unico obiettivo è far salire il tuo punteggio.
Puzzle game ghiacciato ma senza spessore
Skater’s Solstice parte con un’idea semplice ma promettente, che purtroppo si esaurisce troppo presto. La mancanza di varietà, le scelte di design discutibili e una difficoltà altalenante lo rendono un’esperienza più frustrante che appagante.
A meno che tu non stia cercando un modo veloce per sbloccare obiettivi, probabilmente è meglio cercare altrove per la tua dose di rompicapo.