
Passare una notte in una fattoria può sembrare rilassante: aria fresca, niente traffico, forse qualche gallina che ti guarda male all’alba. Eppure, se ci pensi bene, è anche il posto perfetto per nascondere segreti inquietanti, magari nel silenzio più totale, lontano da occhi indiscreti. Ed è proprio da qui che parte A Night on the Farm, un gioco breve ma intrigante, che gioca con le aspettative senza mai davvero voler spaventare.
Benvenuti nella fattoria… dove qualcosa non quadra
Dopo un incidente in auto e un frontale con un povero palo della luce, il nostro protagonista silenzioso e anonimo si ritrova davanti ai cancelli di una grande fattoria, al tramonto. Niente animali in vista (delusione), nessun contadino cordiale. Solo silenzio… e una scia di indizi da seguire. Da chiavi nascoste a note scritte, da magazzini polverosi a registrazioni su cassette con voci recitate, l’esplorazione ci porta sempre più a fondo – letteralmente – fino a un oscuro impianto sotterraneo.
Pixel retrò e atmosfera PS1 style
A livello visivo, A Night on the Farm è una lettera d’amore al low poly stile PS1, ma con qualche tocco moderno: campo visivo ampio, ambienti leggermente più dettagliati e una buona dose di atmosfera. Ogni oggetto interagibile ha un bordo bianco, e ci sono anche robot giocattolo da collezionare per i completisti.
La narrazione è il fulcro: niente combattimenti, nessuna vera minaccia, niente puzzle da smadonnare. Solo esplorazione, lettura di note e ascolto di audiolog. Eppure, tutto fila liscio e incuriosisce fino alla fine, senza mai annoiare.
Breve, intrigante, ma non troppo spaventoso
La durata è di circa un’ora e ci sono finali multipli. Fortunatamente puoi ricaricare l’ultimo salvataggio per provarli tutti, senza dover ricominciare. La recitazione vocale è discreta, i diari ben scritti e gli ambienti cambiano tono man mano che ti avvicini alla conclusione.
Attenzione però: se ti aspetti salti sulla sedia o minacce inquietanti, qui rimarrai a bocca asciutta. C’è giusto un tentativo di jumpscare, ma risulta piuttosto innocuo. Più che horror, è un thriller narrativo leggero, perfetto se cerchi una storia breve e ben scritta da vivere in un’unica sessione.
Mistero bucolico da una sera e via
A Night on the Farm è come una novella digitale: si legge (e si gioca) tutta d’un fiato. Non ha pretese di rivoluzionare il genere, ma fa esattamente quello che promette. E lo fa con stile, cura e semplicità. Certo, non ti farà dormire con la luce accesa, ma se ami le storie misteriose e le atmosfere da “cos’è successo qui prima che arrivassi?”, allora vale la pena di provarlo.